AREZZO – E’ stato presentato questa mattina al Teatro Vasariano, dopo mesi di lavoro, il progetto fotografico “La Giostra nel tempo”, progetto portato avanti dall’Ufficio Politiche Culturali e Turistiche Giostra del Saracino attraverso il quale sono state digitalizzate oltre 2.300 immagini relative alla Giostra del Saracino appartenenti al fondo fotografico ex Ept/Apt della Provincia di Arezzo formatosi tra il 1971 e il 1995 quando a tali enti erano demandati alcuni aspetti dell’organizzazione e della promozione della Giostra del Saracino e che al proprio interno vede conservati alcuni degli scatti più significativi della manifestazione che coprono il periodo dagli anni ’50 agli anni ‘80.
Un progetto mastodontico, a cui hanno collaborato oltre venti persone, che ha preso le mosse dalla volontà dell’amministrazione comunale di creare una rete digitale che semplificasse e rendesse più agevole la fruizione di tantissimo materiale storico, salvato e conservato dalla Provincia di Arezzo dopo la chiusura dell’Apt, ma di difficile utilizzo nella forma in cui si trovava. Attraverso questo lavoro adesso migliaia di immagini sono state inventariate, digitalizzate, catalogate ricostruendone la storia e identificandone in taluni casi i personaggi ritratti, al fine di storicizzare momenti di Giostra e preservarne la memoria nel tempo.
“E’ un vero lavoro di squadra tra enti, quello che ha reso possibile la realizzazione di questo bellissimo progetto – è il commento del sindaco Alessandro Ghinelli. – La digitalizzazione dell’archivio fotografico ex Apt relativo alla Giostra del Saracino rappresenta un contributo davvero importante per la valorizzazione della nostra manifestazione più amata e popolare, che sempre di più si sta affermando nel panorama delle rievocazioni storiche. Si tratta di un vero patrimonio culturale, di una memoria significativa capace di raccontare la storia della Giostra e dei suoi protagonisti. Sono convinto che saranno moltissimi gli appassionati che chiederanno di poter visionare l’archivio. Un grazie particolare all’Ufficio Politiche Culturali e Turistiche Giostra del Saracino per la passione con la quale si è dedicato al progetto”.
Il lavoro è stato realizzato grazie ad una proficua sinergia tra enti, la Provincia di Arezzo, proprietaria del fondo fotografico, la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana, che ha autorizzato il progetto essendo tale archivio vincolato, e il Comune di Arezzo che, attraverso l’Ufficio Politiche Culturali e Turistiche, si è occupato materialmente di tutte le fasi di sviluppo. Risorsa preziosa aver avuto accesso al fondo fotografico, così come preziosa sarà la collaborazione futura con la Provincia di Arezzo in un’ottica di promozione del materiale digitalizzato, adesso fruibile da coloro che per scopi divulgati, pubblicazioni, mostre, studi, ricerche e progetti di valorizzazione della manifestazione, potranno rivolgersi all’Ufficio Politiche Culturali e Turistiche, visionare il materiale e chiedere autorizzazione all’utilizzo.
Complimenti a chi ha portato avanti il lavoro e complimenti anche a tutti coloro che con passione, dedizione e sacrificio portano avanti la tradizione della Giostra del Saracino che è sicuramente uno dei principali biglietti da visita della nostra provincia ma, oltre alla bellezza dello spettacolo, rappresenta anche un servizio sociale importantissimo che permette a tante giovani generazioni di avere un luogo protetto a cui appartenere, un ambiente sano in cui crescere con i valori del nostro territorio”.
Il progetto “La Giostra del tempo” parte da lontano e nasce dalla volontà di creare una rete digitale che permetta una fruizione agevole e ragionata dei materiali storici relativi al Saracino. In questa ottica l’archivio dell’ex Apt è stato certamente il luogo ideale da cui partire in quanto rappresenta un patrimonio fotografico inestimabile, per la Giostra del Saracino, ma anche per la città di Arezzo. Basti pensare che al fondo appartengono oltre 15mila pezzi tra negativi, provini, diapositive, lastre, stampe fotografiche da cui è stato estrapolato il materiale relativo alla Giostra che è di circa 2.300 immagini. Un lavoro strutturato, volto alla valorizzazione della manifestazione, alla riscoperta di alcune sue fasi storiche, alla tutela e alla diffusione del suo patrimonio fotografico. Risultati che abbracciano obiettivi più ampi di valorizzazione a tutto tondo della manifestazione che porta avanti l’amministrazione comunale.
Sulla digitalizzazione dell’archivio fotografico è stato appositamente strutturato un progetto di servizio civile regionale con il quale sono stati assegnati all’ufficio tre civilisti con precise competenze archivistiche: Sara Felpi, Sabrina Piergiovanni e Fabio Senatore.
“Uno dei primi interventi dell’amministrazione Giani – spiega il consigliere Federico Eligi – nel 2020, quando lo stop per la pandemia rischiava di minare il futuro di molte rievocazioni della Toscana, è stata l’approvazione di una legge regionale espressamente dedicata a tali manifestazioni con la quale sono state stanziate risorse pari a 1,5 milioni di euro in tre anni per dar loro linfa vitale. Di fatto la legge ha sancito l’ingresso delle rievocazioni storiche nell’ambito della cultura, perché sì, esse sono promozione, sono turismo, ma principalmente sono cultura e sono ciò che meglio rappresenta l’identità di una comunità, identità che è fondamentale sostenere e tutelare”.