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Presentazione del libro “Due saggi dirompenti” presso la Biblioteca Città di Arezzo

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Presentazione del libro “Due saggi dirompenti” presso la Biblioteca Città di Arezzo

Si svolgerà il prossimo 8 luglio, alle ore 17:00, presso il chiostro della Biblioteca città di Arezzo, che patrocina l’evento, la prima presentazione pubblica del nuovo libro dell’autrice Lucrezia Lombardo“Due saggi dirompenti”, edito di recente dalla celebre casa editrice Divergenze. Modererà l’incontro la poetessa e scrittrice Carla Malerba, autrice di sillogi poetiche importanti e docente di Lettere.

Lucrezia Lombardo

Il libro di Lombardo ha senz’altro un taglio filosofico, sebbene lo stile divulgativo lo renda comprensibile al vasto pubblico. I temi trattati sono molti e spaziano dalla politica, all’etica, fino alla filosofia della mente, a cui Lombardo dedica una parte estesa del libro, allo scopo d’indagare uno degli hard problem contemporanei: l’origine del processo coscienziale.

Come scrive Carla Malerba, che modererà l’incontro, «Lombardo fin dall’introduzione pone subito degli interrogativi. Ad esempio: come si subisce la sudditanza volontaria? E ancora: qual è la dinamica di dominio estesa alle masse se non una “rete orizzontale”che disciplina le coscienze livellandole, appunto, orizzontalmente? Parole molto forti e coinvolgenti aprono questo primo saggio.  In sintesi Lombardo

scrive: il suddito fortifica l’autorità in virtù del riconoscimento che ottiene dalla stessa».

Le parole di Carla Malerba riescono così a riassumere perfettamente lo spirito del testo di Lombardo, collocabile nel filone della “filosofia critica” che ha avuto tra i massimi esponenti, nel corso del XX secolo, la “Scuola di Francoforte” e pensatori del calibro di Adorno e Horkheimer. Proprio a quest’ultimo s’ispira il primo saggio dell’opera, “La Repubblica delle occasioni risolutive”, che trae il titolo da una conferenza tenuta dal pensatore tedesco.

Con il suo stile diretto e analitico, l’autrice riesce dunque sviscerare il nostro tempo ed i meccanismi di potere che lo caratterizzano, per restituire al soggetto la libertà di pensiero e quella coscienza critica che, sola, può permetterci di resistere alle ingerenze di una manipolazione onnipervasiva, che si serve delle nuove scoperte tecnologiche, dei mezzi d’informazione e del concetto stesso di “cultura” per determinare l’interiorizzazione d’imperativi disumani, che riducono l’uomo a cosa.

Un libro senz’altro coraggioso, quello di Lombardo, che si spinge in profondità nell’analisi della nostra epoca di crisi, un’epoca di cambiamento e che non potrà che produrre nuovi valori, di cui tutti siamo, in fondo, affamati. E’ interessante notare, a questo proposito, come per Lombardo la via da percorrere per recuperare l’umanità perduta, debba necessariamente passare per il potenziamento di una coscienza vigile, capace di decifrare il reale e di resistere ai condizionamenti omologanti. Forse siamo assai più vicini ad un cambiamento di paradigma di quel che crediamo.