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Sansepolcro: domenica il Pellegrinaggio al Santuario mariano dell’Aiola

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Sansepolcro: domenica il Pellegrinaggio al Santuario mariano dell’Aiola
Il Santuario mariano dell'Aiola

Domenica prossima, 18 settembre, la Parrocchia di Santa Maria di Sansepolcro ha organizzato un Pellegrinaggio fino al suggestivo Santuario della Madonna dell’Aiola, sopra Aboca, per ricordare i 170 anni dalla morte di Baldassarre Audiberti, avvenuta ad Ottavo di Arezzo l’8 luglio 1852.

Il legame tra il “Santo delle croci” e il Santuario dell’Aiola è stato scoperto di recente da Enzo Piccini, mentre conduceva certe ricerche storiche su Aboca e sulla Valtiberina nell’Archivio Diocesano di Sansepolcro. Piccini ha rinvenuto degli interessanti documenti che attestano come nel 1775 un parrocchiano di Aboca avesse riportato da un pellegrinaggio a Roma un’Immagine in terracotta con la Madonna che dà il latte al Bambino Gesù.

Come raccontò decenni dopo Gio Batta Valori, parroco di Aboca: “… La Sacra Immagine  … fu collocata in un cerro nello stesso luogo ove si trova al presente: per due volte fu levata e portata nella chiesa parrocchiale, e tosto fu ritrovata allo stesso luogo detto l’Aiola, una terza volta i Valenti proprietari del luogo la portarono in un loro Oratorio poco distante dall’Aiola, ove hanno la loro abitazione, e parimenti fu subito ritrovata in un cerro all’Aiola, ove vi fu poi fatta una piccola Cappella e quindi, in occasione che da questo luogo vi passò Baldassare Audiberti che propose di farvi un Oratorio, fu tosto incominciato il lavoro, e poco appresso si compì”. 

E don Bartolomeo Bartolomei, parroco della limitrofa parrocchia di Castelnuovo, nel 1844 scrisse che l’Immagine fu collocata in una piccola edicola, ma quando nel 1835 Baldassarre Audiberti conobbe il luogo e la storia della Madonna dell’Aiola, iniziò a sollecitare i parroci di Aboca e delle vicine Brancialino e Castelnuovo – con i quali evidentemente aveva una buona relazione – affinché al posto della fatiscente cappella fosse costruito un pubblico oratorio.

I parroci delle tre parrocchie accolsero con entusiasmo gli inviti di Baldassarre e iniziarono a raccogliere il denaro e a programmare i lavori di costruzione. In poco tempo il progetto fu portato a termine con le offerte delle popolazioni. L’Oratorio della Madonna dell’Aiola fu affidato alle tre parrocchie confinanti di Aboca, Brancialino e Castelnuovo, che avevano contribuito alla sua realizzazione. In seguito, nel 1916 il vescovo Pompeo Ghezzi affidò la gestione del Santuario al solo parroco di Aboca, pur rimanendo anche agli altri due parroci e rispettive popolazioni il suo utilizzo.

Purtroppo, l’originale Immagine non c’è più, perché fu rubata alcuni decenni fa, ma adesso la possiamo vedere in una foto in bianco e nero, rintracciata poche settimane fa da Enzo Piccini assieme a Don Andrea Czortek nell’Archivio Diocesano di Sansepolcro, durante le ricerche di cui abbiamo detto.

Domenica prossima verrà organizzato una marcia – pellegrinaggio che partirà al mattino dalla chiesa di Santa Maria di Sansepolcro per arrivare all’Aiola verso le 13. Dopo un frugale pranzo comunitario Enzo Piccini narrerà le vicende storiche della chiesa e Santino Gallorini illustrerà la figura del prete provenzale Balthazar Audibert, che emigrato in Italia per sfuggire ai pericoli della Rivoluzione, si trasformò nel celeberrimo pellegrino Baldassarre, che ricoprì di croci della Passione il Centro Italia e fu noto anche come il “Santo delle croci”. Seguirà la Santa Messa celebrata da Don Andrea Czortek.

Locandina