Il vicesindaco Lucia Tanti e l’assessore Federico Scapecchi hanno partecipato alla cerimonia di inaugurazione della nuova IV Novembre, un progetto di riallestimento e di completa riorganizzazione della scuola media di Via Rismondo.
Il risultato è notevole sia in termini di coinvolgimento che di risultato: il plesso si presenta adesso colorato e accogliente, leggibile nella sua struttura per piani dedicati a quattro settori disciplinari. Infatti, il riallestimento non è stato pensato come operazione solo estetica ma come il primo passo di una vera riorganizzazione del modo di stare a scuola, innovativo e stimolante.
Le aule non sono più assegnate alle classi, ma ai docenti: questo rende ogni stanza della scuola un laboratorio disciplinare, sistemato e arricchito di materiali e strumenti per l’apprendimento di una specifica disciplina e secondo le scelte del docente. Nella scuola non ci sono più solo il laboratorio di tecnologia o di scienze, ma anche di arte, di musica, di inglese, di italiano, di matematica, di religione.
“Gli alunni – racconta il dirigente scolastico Marco Chioccioli – sono stati allenati e abituati a muoversi, solitamente ogni due ore di attività, da un laboratorio all’altro, per cambiare disciplina, cambiare docente e cambiare ambiente di apprendimento, sempre sotto la vigilanza di tutti gli adulti ai piani e per le scale, ma in relativa autonomia. Secondo la letteratura, quei minuti di spostamento organizzato e guidato rispondono a un ineludibile bisogno fisiologico di movimento. In secondo luogo, il muoversi cambia gradualmente l’approccio degli alunni alla scuola: nel modello tradizionale uno studente resta nella sua classe per 5 o 6 ore e vede ‘sfilargli’ davanti, in cattedra, 4 o 5 docenti, ciascuno con la sua materia, i suoi contenuti, il suo libro di testo. È un modello che favorisce un atteggiamento passivo degli alunni, che nel migliore dei casi è ricettivo, nel peggiore genera disinteresse, noia, distrazione. Nel nuovo modello gli alunni si devono attivamente spostare in ambienti diversificati e predisposti per contenuti e attività specifiche e questa attivazione fisica e motoria, ne favorisce la partecipazione, il protagonismo, l’interesse e forse persino il piacere di fare e imparare. Già dopo un mese di scuola docenti e alunni apprezzano la nuova organizzazione in termini di produttività dell’attività didattica e di benessere scolastico”.
Per l’occasione, grazie all’associazione Pronto Donna di Arezzo, a impreziosire l’evento e a sottolinearne i significati di collaborazione, di rete, di inclusione e partecipazione, si è aggiunta una performance dell’artista Giustino Caposciutti che ha coinvolto i partecipanti grandi e piccoli nella realizzazione di fili e messaggi che comporranno una delle sue tele partecipate.