Secondo appuntamento del ciclo di conferenze “Istruzione e scuole in Arezzo dal medioevo all’età contemporanea”, organizzato dalla Società Storica Aretina, con il patrocinio del Comune di Arezzo. Martedì 18 ottobre all’Auditorium Ducci di via Cesalpino, alle ore 17,30, Giovanni Bianchini parlerà sul tema “Scuole ed istituzioni educative e culturali nel Seicento”.
Curato da Giovanni Galli, il ciclo di conferenze, è parte di un più ampio progetto e si propone di ricostruire istituzioni, iniziative e figure del secolare processo volto a favorire l’estensione delle conoscenze culturali da una ristretta cerchia di specialisti a strati sempre più larghi della popolazione, approdando nel corso dell’Ottocento all’organizzazione della Pubblica Istruzione come servizio pubblico istituzionalizzato.
La scuola e la formazione nel Seicento ad Arezzo hanno origine dall’antico “Studium”. L’insegnamento avviene attraverso la scuola del leggere, dello scrivere e di abaco e la prestigiosa Scuola di Grammatica. Alla base gli “studia humanitatis che prendono a modello per comporre o per redigere lettere i filosofi e i retori dell’antichità. Grandi figure di insegnanti sono Emilio Vezzosi (1563-1637) e Federigo Nomi (1633-1705). Poi tutto l’insegnamento, per volere della Dominante e in particolare del granduca Cosimo III, passa gradualmente nelle mani dei Gesuiti, pur lungamente osteggiati dalla Comunità aretina. Di pari passo, alla fine del secolo, si afferma definitivamente il Seminario, sorto nel 1640 ad opera del vescovo Salviati, di fatto affiancando la scuola, con le sue cantate e i dialoghi in musica, in un contesto cittadino di forte devozionismo religioso. Scuola, educazione e formazione sono una delle più significative “strade del sapere” in un secolo sorprendente dal punto di vista culturale.
Giovanni Bianchini, aretino, insegnante, direttore didattico, dirigente scolastico, ha unito il suo impegno nella Scuola alla passione per la ricerca, collaborando per molti anni con la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Siena, sede di Arezzo. È stato consigliere comunale di Arezzo dal 1970 al 1975. Assiduo frequentatore degli archivi, specie sul versante dei carteggi e delle corrispondenze in genere, è studioso in particolare della cultura aretina e toscana (storica, letteraria, poetica, teatrale ed accademica), tra i secoli XVI e XVIII. Profondamente legato alla Valcerfone, Bianchini ha ideato gli incontri “I Venerdì di Palazzo del Pero” e collabora attivamente con la Società Storica Aretina, della quale è uno dei soci fondatori e consigliere.
Il ciclo continuerà, sempre all’Auditorium Ducci, il 22 novembre con la conferenza di Ivo Biagianti “Istruzione e attività educative della Fraternita dei Laici nel Settecento”. Sarà poi la volta di Sergio Angori con “Gli Asili Aliotti: un’istituzione educativa nata alla metà dell’Ottocento” (29 novembre) e di Ferdinando Abbri con “1970: la (ri)nascita dell’Università” (6 dicembre). Le conferenze della Società Storica Aretina sono ad ingresso libero e gratuito.