I pochi momenti che si poteva passare all’esterno si vivevano interamente nel quartiere; avendo vissuto gli anni precedenti rispettivamente a Torino e Milano, ci siamo ritrovati a ri-scpoprire Saione in un momento particolarmente delicato.
Abbiamo deciso di utilizzare il nostro personale filtro su quello che stavamo vivendo unendo la fotografia analogica con il disegno legato al mondo del tatuaggio, creando così delle opere uniche che non si fermano semplicemente all’immagine, ma nascondono dei significati ben precisi: da parte nostra c’è stata un’attenta ricerca visiva dei luoghi, dei soggetti e delle illustrazioni, volendo imprimere nelle opere non solo il nostro pensiero, ma anche una certa simbologia che scivola attraverso il dialogo dei nostri stili.
Scorci fotografici del quartiere, più o meno noti, condividono lo spazio delimitato con illustrazioni che stanno in bilico tra realtà e immaginazione». Visualproject a cura del fotografo Andrea Zandrelli e del tatoo artist Lorenzo Diana.
