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Treni: L’italia spaccata in due per molte ore

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Treni: L’italia spaccata in due per molte ore

di Laura Privileggi

Traffico ferroviario in tilt nella giornata di ieri 17 marzo,  tutto bloccato per diverse ore da nord a sud. Il grave inconveniente tecnico segnalato immediatamente da RFI ha interessato la linea alta velocità Firenze-Roma e, più precisamente nel tratto Firenze Campo di Marte, tutto a causa di un “bug” che nella programmazione informatica è un’anomalia nel funzionamento  del software.

Dalle prime ore del mattino non si viaggiava più.  Pochi giorni prima ed esattamente lunedì 14 marzo un altro triste inconveniente: la stessa stazione di campo di Marte paralizzata per un grave incidente dovuto alla morte di una persona travolta da un treno proprio su quei  binari. Inutili i tentativi di soccorso. Gravi ripercussioni sul traffico ferroviario in attesa delle autorità giudiziarie, in questo caso,  più che comprensibile.

“Guasti ed inconvenienti tecnici, si stanno ripetendo troppo spesso,  dicono i pendolari intervistati ieri mattina nella stazione di Figline Valdarno in attesa  sulla pedana da diverse ore.”

Il  traffico ferroviario è ripreso regolarmente soltanto dopo l’una del pomeriggio.

Per tutta la mattinata ci sono stati grossi disagi, da Firenze Santa Maria Novella molti treni sono stati dirottati sulla linea convenzionale. I passeggeri hanno dovuto fermarsi per ore in sala d’attesa.

Dunque, un’odissea: “I biglietti sono troppo salati dicono gli intervistati, per dover subire questi gravi disagi, la richiesta nostra è quella di far intervenire il governo per migliorare i servizi se Trenitalia e Regioni non ce la fanno. Inoltre vogliamo riavere prima  i soldi del biglietto per il danno subito.  Molti di noi devono ogni giorno recarsi sul posto di lavoro, basta un minimo ritardo del treno per creare delle gravi ripercussioni sulla nostra vita lavorativa.”

“ I risarcimenti avvengono ma con molta lentezza, anche se c’è una legge che lo prevede, i diritti dei passeggeri vanno tutelati sempre. Ogni giorno ci raccontano i pendolari, vengono raccolte foto, post e messaggi che rispondono ad un aschtag dal nome  #travellingconditions. Qui raccontiamo lo stress fisico e mentale che affrontiamo tutti i giorni. Le lunghe attese, le corse soppresse, i vagoni sporchi, insomma non possiamo continuare a sentirci cittadini inferiori agl’altri”.