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Una nuova convenzione lega le Acli di Arezzo e l’Istituto di Agazzi

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Una nuova convenzione lega le Acli di Arezzo e l’Istituto di Agazzi

Una convenzione tra Acli di Arezzo e Istituto “Madre della Divina Provvidenza” dei Padri Passionisti di Agazzi. Le due realtà, collegate da una comune identità cristiana di attenzione ai bisogni di territorio e comunità, hanno sottoscritto una sinergia orientata a promuovere e incentivare una reciproca fruizione dei servizi con particolare riferimento alle prestazioni sanitarie-ambulatoriali. Questa volontà ha trovato unità di intenti da parte di Padre Giovanni Battista Scarinci e di Luigi Scatizzi, rispettivamente direttore amministrativo dell’Istituto di Agazzi e presidente provinciale delle Acli, che hanno ratificato l’avvio di una collaborazione orientata a consolidare una rete territoriale capace di fornire risposte alle diverse situazioni di bisogno. La sensibilità rivolta verso le fasce più fragili della popolazione è confermata dal coinvolgimento nella convenzione anche del sindacato di anziani e pensionati della Fap – Acli.

Il cuore dell’accordo è rappresentato dalla possibilità fornita ai circa ottomila soci divisi tra Acli e Fap – Acli di accedere a tariffe agevolate ai servizi riabilitativi e ortopedici del centro Arìa dell’Istituto di Agazzi, potendo fruire di visite con specialisti di diversi settori (neurologi, fisiatri, logopedisti o fisioterapisti), di terapie strumentali o di robotica con macchinari all’avanguardia, e di trattamenti individuali o di gruppo. Strumentazioni e professionalità acquisite nel corso degli anni testimoniano la vocazione dell’istituto a far fronte alle esigenze della comunità, prestando servizi con elevati standard di qualità e sicurezza nel rispetto del motto “far bene il bene”. Per le Acli, invece, la convenzione rappresenta un ulteriore arricchimento dei vantaggi previsti per i propri associati e per i propri circoli in un periodo particolarmente delicato da un punto di vista sociale, sanitario ed economico, con una proposta orientata anche e soprattutto verso gli anziani e i pensionati per favorire l’accesso alle cure e il mantenimento della salute.