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Vaccini, Ancora Italia: “Sentenza di Firenze pietra miliare, obbligo illegittimo e discriminante”

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Vaccini, Ancora Italia: “Sentenza di Firenze pietra miliare, obbligo illegittimo e discriminante”
La sentenza del Tribunale di Firenze contro l’ordine degli psicologi della Regione Toscana che vietava ad una dottoressa di esercitare la propria professione perché non vaccinata secondo le disposizioni anti Covid 19 “ è espressione di un’attenta valutazione dei fatti secondo un criterio tecnico giuridico, e sottolinea chiaramente le violazioni dei principi della nostra costituzione in materia di dignità e libertà della persona, sottolineando allo stesso tempo la grave discriminazione subita dalla dottoressa” lo dichiara  Maurizio Romani, Presidente Ancora Italia Toscana, che in questi due anni si è dedicato a studi approfonditi sull’epidemia, promuovendo incontri e dibattiti pubblici con la partecipazione di Luc Montagneir, Vanni Frajese, Patrizia Gentilini e molti altri.
Che aggiunge “tutti gli studi scientifici oramai concordano con quanto   sostenuto dal giudice Susanna Zanda, ovvero che i vaccini non evitano assolutamente  il rischio del contagio, per cui la discriminazione dei non vaccinati non ha semplicemente senso, avendo invece un effetto devastante sulla vita professionale, economica e sociale delle persone che hanno subito il provvedimento di sospensione ”.
“Questa sentenza, che non è  non la prima ma  si segnala per la completezza delle riflessioni svolte che non hanno lasciato fuori traccia nessuno degli aspetti che gravitano intorno alla pandemia, rileva la debolezza e la pericolosità della massiccia campagna vaccinale che ci è stata imposta, supportata dagli stessi dati Aifa e del Ministero della Salute” Dichiara Massimo Orlandini dottore, presidente di Ancora Italia Firenze.
“Significativamente inoltre -aggiunge Orlandini- la sentenza arriva proprio quando il nostro governo è al suo quarto giro di dose” . ”Il percorso tracciato dal governo si può diagnosticare come l’accanimento di un comportamento ossessivo compulsivo che di scienza non ha più nessuna giustificazione, un accanimento di massa che non mette al centro il malato, ognuno diverso dall’altro, in antitesi a ciò che si insegna a noi medici” conclude Orlandini.
Ancora Italia, porterà questo risultato al prossimo congresso Nazionale a Napoli il 16 e 17 Luglio, per la difesa delle nostre libertà, il diritto al lavoro, il diritto di scelta sul nostro corpo e la diffusione delle terapie domiciliari per riportare tutti gli altri medici sospesi al loro posto di lavoro, il paziente al centro della cura e la persona al centro della democrazia.