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Fase ri-costituente del PD, Giorgi: “Proposte per un PD popolare”

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Fase ri-costituente del PD, Giorgi: “Proposte per un PD popolare”

“Uniamo tutte le intelligenze del partito, tutte le intelligenze esterne interessate a quella che chiamo la svolta Ri Costituente per il PD.

C’è nella politica italiana una grande questione che si chiama partecipazione, la riduzione di quest’ultima è un vulnus alla nostra democrazia, la partecipazione è ossigeno democratico e un partito che si definisce PD, partito Democratico, deve porre al primo posto della sua azione politica la partecipazione in questo tempo, la scelta di lavorare attorno alla promozione dei livelli partecipativi è scelta per la cittadinanza attiva

Questo contributo verso la fase Costituente del PD parte da Arezzo, ad intra e ad extra, all’insegna della centralità del cittadino e dell’iscritto per rinnovare partecipazione & democrazia.

La politica è partecipazione popolare o si riduce a gestione fine a sé stessa. Turpi segnali di una gracilità diffusa della politica sono oggi anche la pratica del confronto politico. Sempre più spesso avverto come segni funesti modalità come: scalata del partito, il timer degli interventi di 5 minuti.

È la modalità che chiamo del pilota automatico, una carenza di leadership reale, di cultura politica, di paura del confronto aperto alle intelligenze politiche. 

A ciò mi ribello, mi ribello per amore della politica, per affetto allo stesso PD che, insieme, dobbiamo ri costituire.

Tutti i partiti democratici europei a ispirazione sociale hanno la CONSULTAZIONE OBBLIGATORIA degli ISCRITTI sulle grandi scelte politiche.

Se siamo davvero comunità popolare siamo comunità di valori. Il silenzio dell’unanimismo rende rachitico il partito plurale che voglio nel confronto vero e nella sintesi di linea politica. È venuto il tempo della proposta:

referendum obbligatorio con parere vincolante degli iscritti, da Statuto, sui temi inerenti la Pace (il tema della Pace è radice fondativa del PD), i Diritti sociali (lavoro, parità salariale tra i generi, campagne sociali contro le disuguaglianze, il precariato, gli infortuni e le morti sul lavoro), l’Ambiente (la riduzione dell’impatto ambientale, con WeCity fare cultura sulla mobilità sostenibile, verde è Vita & il turismo borghigiano), la scelta politica delle Alleanze elettorali.

Iscritti centrali nelle scelte politiche del PD nuovo, partito comunità per la Pace, per il Lavoro, per l’Ambiente, per l’Alleanza popolare e democratica.

Partecipazione decidente!

Svolgo una funzione propositiva, come cattolico democratico non esercito un disagio ma propongo una rinnovata animazione politica e culturale. Il PD accolga cultura e produca confronto culturale. C’è una questione relazione intellettuali & PD che va rimessa in circolo, anche qui, partecipazione e ascolto.

Le aree politiche servono se sono studio, formazione, animazione, della e alla politica, palestre di confronto.

C’è una grande novità! Il rinnovamento del PD, tra identità e pluralità, passa anche per l’ascolto e la messa in pratica del personalismo comunitario di Jacques Maritain ed Emmanuel Mounier. Dopo i crac, i fallimenti della globalizzazione capitalistica e del socialismo “reale”, la cittadina, il cittadino, l’iscritto, l’invisibile, siano persone centrali per la comunità e per il PD popolare. Ora aria nuova!”