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Il Teatro Pietro Aretino ospita la Giornata Internazionale dell’Infermiere

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Il Teatro Pietro Aretino ospita la Giornata Internazionale dell’Infermiere

Tradizionale, ma non convenzionale. L’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Arezzo celebra così il suo 12 maggio, giornata internazionale dell’Infermiere nel giorno nel quale, nel 1820, è nata Florence Nightingale, fondatrice delle Scienze infermieristiche moderne. “Per noi – spiega il Presidente OPI Arezzo Giovanni Grasso – il 12 maggio è così diventato l’occasione per far sì che la professione infermieristica parli un po’ di sé con i ricoverati negli ospedali, con gli utenti dei servizi territoriali, con gli anziani, con gli altri professionisti della sanità, con i giovani che devono scegliere un lavoro, con tutti coloro, insomma, che nel corso della propria vita hanno incontrato o incontreranno un infermiere”.

Lo slogan scelto dalla Federazione Nazionale FNOPI per l’edizione 2023 della Giornata Internazionale è “Il talento degli infermieri – Arte e Scienza in evoluzione”. Ad Arezzo l’appuntamento è in programma a partire dalle 16 al teatro Pietro Aretino di via Bicchieraia e vedrà la presenza delle massime autorità del territorio, a partire dal Prefetto Maddalena De Luca, dei rappresentanti del mondo della sanità, dei giovani che per la prima volta intraprendono la professione e che, per questo, presteranno il loro giuramento “ Florence Nightingale” con una suggestiva cerimonia. Nei locali del teatro sarà anche allestita la mostra fotografica “Rinascita” a cura di Roberta Cari, che sarà visitata anche dal Presidente della Regione Eugenio Giani che ha annunciato la sua presenza durante il pomeriggio di iniziativa. “La capacità di interpretare e rispondere ai bisogni socio assistenziali e sanitari, – sottolinea Giovanni Grasso -, permette agli infermieri di condividere con le persone, con le famiglie, con le istituzioni locali e con tutte le strutture socio-sanitarie del territorio, un vero e proprio progetto di salute, nel rispetto della dignità della persona e del suo contesto di vita”.