Home Arezzo Repubblica lamenta che Giorgia Meloni non andrà al World Economic Forum

Repubblica lamenta che Giorgia Meloni non andrà al World Economic Forum

0
Repubblica lamenta che Giorgia Meloni non andrà al World Economic Forum

di Andrea Giustini

Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni non parteciperà al meeting annuale del World Economic Forum, in programma a Davos dal 16 al 20 gennaio 2023. Lo ha fatto sapere il quotidiano la Repubblica, di prima mattina.

I suoi predecessori a Palazzo Chigi, da Paolo Gentiloni a Giuseppe Conte, non hanno mai rinunciato all’evento“, ha scritto il giornale come a rimproverare. E il bello è che Meloni non sarà l’unica a mancare. Dei membri del Governo a cui era stato mandato l’invito, per intendersi da Matteo Salvini, passando per Antonio Tajani, fino a Giancarlo Giorgetti, praticamente nessuno “lo ha messo in agenda“. Alla fine solo Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione, presenzierà nella località svizzera.

Vuol dire forse che il Governo italiano snobba il World Economic Forum? Per la Repubblica sì, lo ha scritto a caratteri cubitali nel titolo del pezzo. Ed evidentemente è qualcosa di negativo, quasi un sacrilegio.

Riportando presunte parole di un misterioso “esponente di spicco” di Fratelli d’Italia, secondo cui quello di Davos sarebbe diventato un ambiente “degradato” o “superato”, il quotidiano ci ha ricamato un po’ sopra. Quello che ha definito “il gran rifiuto del Governo di centro destra“, sarebbe sintomo di un “malessere”, di “un’allergia” agli ambienti bancari ed economico finanziari internazionali. Lo dimostrerebbero gli “attacchi”, come li ha descritti Repubblica, alla Banca Centrale Europea, la cui presidente Christine Lagarde invece parteciperà al prestigioso meeting.

Ma per il quotidiano, il fatto che Giorgia Meloni e i suoi Ministri più importanti non partecipino al World Economic Forum è anche, e probabilmente soprattutto, sintomo di quella parolaccia, tanto usata quanto circondata di un alone nefasto: “sovranismo”. Il segno tangibile di una visione delle cose che, dice Repubblica, sarebbe chiusa in sé stessa: “nelle questioni nazionali”.