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Siena, il violinista Uto Ughi sui Maneskin: “Sono un insulto alla cultura e all’arte”

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Siena, il violinista Uto Ughi sui Maneskin: “Sono un insulto alla cultura e all’arte”
Uto Ughi

di Andrea Giustini

Sembra che Uto Ughi, violinista italiano di fama internazionale, non abbia usato mezzi termini riguardo i Maneskin. Durante la conferenza stampa di questa mattina a Siena, in presentazione del programma di concerti che celebreranno il centenario delle attività musicali dell’accademia chigiana, il maestro ha sorpreso non pochi dei presenti dichiarando: “I Maneskin sono un insulto alla cultura e all’arte“.

O almeno questo è quanto hanno riportato diversi giornali nel pomeriggio, partendo da Siena News e arrivando fino a Repubblica, il Corriere e la Stampa.

Secondo Siena News, giunti al termine dell’incontro nella Sala delle Lupe, Ughi ha poi spiegato un po’ meglio il significato delle sue parole. A riguardo è disponibile un video, a firma di Marco Crimi, dove il maestro, incalzato dai giornalisti, specifica: “Io non ce l’ho particolarmente con i Maneskin, penso che ogni genere ha diritto d’esistere. Però quando fanno musica e non quando urlano e basta“.

Quanto detto dal grande violinista, apparentemente duro, va inquadrato nel contesto di un discorso più ampio, fatto non tanto per attaccare il gruppo di Victoria, Damiano, Ethan e Thomas, e nemmeno la loro musica, quanto piuttosto per illuminare il problema della carenza di cultura musicale nei giovani. “Nelle scuole – aveva infatti detto Ughi durante la conferenza – vi è una grave carenza per l’istruzione musicale dei giovani: emergono lacune spaventose“.

Non è inoltre la prima volta che riferendosi a questa problematica il maestro fa riferimento alla band romana. A novembre 2022 aveva infatti dichiarato: “Il nostro obiettivo deve essere quello di far capire a molti giovani che non c’è solo la musica dei Maneskin. Purtroppo nella nostra scuola non c’è alcuna parvenza di effettiva educazione musicale e allora dobbiamo darci da fare. Seminiamo per il futuro”.