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Rush finale per riforma dell’Università

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ROMA – Il ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, Mariastella Gelmini, presenterà la riforma degli atenei in Consiglio dei ministri 'molto presto', ma a campagna elettorale conclusa, per permettere un dibattito sereno su un tema chiave per il Paese. Lo annuncia lo stesso ministro, intervenuto ieri a Milano al convegno 'Investire in formazione e ricerca', con il viceministro della Salute, Ferruccio Fazio. 'Ho deciso di non far coincidere la proposta di una riforma così importante con la campagna elettorale – spiega a margine dell'evento – augurandomi che si possa discutere di questo tema in maniera molto responsabile'. Secondo la Gelmini, 'una riforma del sistema universitario non è più rinviabile – sottolinea -. C'è la necessità di un ricambio generazionale, ma anche di una gestione efficiente, efficace e risparmiosa delle risorse pubbliche. Quindi, immediatamente dopo questa campagna elettorale, presenterò la riforma'. Il ministro è intervenuto poi anche sul tema della ricerca. Si tratta, puntualizza la Gelmini, di 'un problema del nostro Paese', che non riguarda soltanto 'l'investimento in ricerca, che sicuramente va potenziato, ma anche la necessità di fare rete, creare una forte sinergia tra gli investimenti a livello statale e quelli a livello territoriale'. E in quest'ottica 'molto possono fare le Regioni, ma anche le Province, oltre che i Comuni', sostiene. 'Inoltre – incalza Gelmini – abbiamo anche il dovere di creare una partnership forte fra il pubblico e il privato'. L'Expo che Milano ospiterà nel 2015 "è un'occasione straordinaria, da non perdere. Bisogna quindi abbandonare le polemiche – conclude – e avere la capacità di raccordare tutte le energie locali in un grande progetto che veda la ricerca al centro'.

Si rivolge poi agli studenti che quest'anno saranno impegnati nell'esame di maturità. 'Mi auguro ' dice ' che sia per quanto possibile tranquillo, senza imprevisti dell'ultima ora. E' una prova che crea sempre un po' di ansia e di stress". Ai prossimi maturandi assicura: "Non sarà un esame più difficile di quello degli anni passati". E continua: "Speriamo che ci sia gradimento sulle tracce, anche se non mi illudo, perché questo esame è sempre accompagnato da molte polemiche", sorride il ministro. Mentre a proprosito del caso 2008 delle tracce sbagliate, spera "che quest'anno non accada quanto è avvenuto l'anno scorso".