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Santoro: ‘Senza Marco Travaglio salta Anno Zero’

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Santoro: ‘Senza Marco Travaglio salta Anno Zero’

ROMA – A quarantotto ore della messa in onda della prima puntata di questa stagione di 'Anno Zero' Michele Santoro presenta il programma, ''senza ancora sapere se Marco Travaglio avrà il suo contratto o no''. In una conferenza stampa dai toni accesissimi, a cui assistono anche diversi dirigenti della Rai, Santoro assicura: "Marco Travaglio ci sarà, se non c'è lui non c'è 'Annozero'. 'Annozero' e Travaglio sono la stessa cosa".

Il conduttore parla di ''situazione di una gravità inaudita'' e annuncia che comunque ''Marco Travaglio sarà nella nostra puntata che in intitolerà 'Farabutti' e tratterà della libertà di informazione nel nostro Paese''.

Santoro, parla di una ''partenza ad ostacoli, con i contratti firmati solo una settimana prima dell'inizio del programma e le troupe operative al completo solo tre giorni prima, in un programma che ha come core business l'inchiesta filmata''. Il giornalista-conduttore ravvisa nelle vicende delle ultime settimane ''un attacco alle punte del servizio pubblico, ai programmi che ne incarnano lo spirito: le trasmissioni indicate da Berlusconi a 'Porta a Porta' come fatte da 'farabutti' hanno tutti dei grossi problemi''.

Eppure, secondo il conduttore, non c'è alcun motivo aziendale: '''Anno Zero' l'anno scorso ha fatto 34 prime serate con un budget che è la metà nelle prime serate di Raidue, portando a casa anche un risparmio sul budget. Si ripaga i costi esclusivamente con le entrate pubblicitarie. Che senso ha – chiede Santoro – per la Rai che programmi come 'Anno Zero' e 'Report' siano oggetto di discussioni? Dove nascono queste discussioni, dentro o fuori l'azienda? E' o no una discussione che fa il gioco della concorrenza? Non posso intravedere – conclude – una ragione aziendale per quello che sta succedendo, devo pensare che sta tornando dal passato una figura come Licio Gelli che vuole la distruzione del servizio pubblico. A quale logica risponde? Che noi, il giorno prima di andare in onda non sappiamo ancora se Marco Travaglio avrà il suo contratto. Avrebbero potuto dirci sì o no e argomentarlo, invece ancora nulla''.

Dal canto suo il premier Silvio Berlusconi in una conferenza stampa a Palazzo Chigi è tornato ad attaccare i media italiani: ''Mi piacerebbe che la stampa italiana si togliesse gli occhiali che rendono difficile vedere i risultati'' fin qui conseguiti dal governo. ''In politica estera – assicura – abbiamo fatto, ad esempio, un grande gol che mi rende orgoglioso e cioè l'avvicinamento tra l'America e la Russia. Questo è un grande gol della politica estera italiana ed appunto mi piacerebbe che la stampa si togliesse gli occhiali'' e riconoscesse il ''successo'' della nostra politica estera.

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign