Home Attualità Salute I Ringraziamenti di Silvano Mencattini

I Ringraziamenti di Silvano Mencattini

0
I Ringraziamenti di Silvano Mencattini
lettera aperta

Eg. Dott. ENRICO DESIDERI dir. Generale USL8
Cc Dott. Brankra Vujovic direttore Sanitario
Cc Dott. Lucia Grazia Campanile Direttore Presidio
Cc Dott. Sandra Massaini Relazioni con il Pubblico
Cc Dott. Giuseppe Pasquale Macrì Comitato Etico Locale
Cc Dott. Cuccuini Alberto Dipartimento Emergenza Urgenza

Cc Dott. Marcello Caremani Dipartimento Medicina Specialistica
Cc Dott. Massimo Mandò – Direttore 118
Cc Dott. Giovanni Iannelli – Direttore Pronto Soccorso
Cc Dott. Antonio Benci – Direttore Ematologia
Cc Dott. Daniela Bizzarri – Nefrologia
Cc Comitato Assistenza Sanitaria Testimoni di Geova

Arezzo 20 FEBBRAIO 2012

Eg. Dott. Enrico Desideri e tutti coloro che leggono in copia e tutti gli opertori sanitari e non sanitari dei reparti coinvolti a cui desidero sia portata a conoscenza questa mia mail.

Per oltre 27 anni ho coordinato e presieduto il Comitato di Assistenza Sanitaria dei Testimoni di Geova. Quindi conosco bene l'ambiente e sono stato ricoverato più volte all'Ospedale di Arezzo. Ma vi garantisco che quando lunedi mattina 6 febbraio 2012 mi sono iniziati dolori atroci addominali, irresistibili e di intensità crescente e a ondate mentre ero a casa mia, la cosa ha assunto risvolti molto diversi. Un dolore improvviso può sconvolgere.

Quando è arrivato mi sono fermato un attimo, ho chiesto a mia moglie di pregare assieme, per gettare su Geova Dio il peso. Si la 'Pace di Dio che sorpassa ogni pensiero….ha custodito così il mio cuore e le mie facoltà mentali. (Filippesi 4:6,7). Questo mi ha permesso di valutare in maniera realistica con calma e serenità la situazione, mantenermi cosciente e dare indicazioni ai miei familiari, di chi chiamare e come agire. I miei familiari si sentivano impotenti quanto me e soffrivano del mio dolore. Ma erano lì al mio fianco.

Purtroppo la situazione era anche aggravata dal fatto che una parte del cancello di casa mia era ghiacciato e quindi non si apriva a sufficienza nè per andare all'ospedale e neppure per far entrare l'ambulanza. Si pur lucido in quei momenti ti senti impotente bloccato da dolori lancinanti che lasciano senza fiato. Ho sentito la 'potenza oltre ciò che è normale'. (2 Corinti 4:7)

Si. Gestire un emergenza su se stessi è una cosa molto ma molto complessa. Ma tutto è bene quello che finisce bene. Oggi sarò dimesso per continuare gli accertamenti in day Hospital. Ma veniamo ai doverosi e sentiti ringraziamenti. In primo luogo ai miei familiari e mia moglie Loretta e ai miei figli e una amica che era presso di noi quella mattina Maricica. Anche mio genero Salvatore che è arrivato prima dell'ambulanza e ha praticamente forzato e forse rotto il cancello per permettere l'ingresso ai soccorritori.

Ma ciò che mi preme segnalare non è solo l'efficienza dei soccorsi coordinati dal Dott. Massimo Mandò che via cellulare tramite la dott.ssa Fabbri mi rassicurava e mandava i suoi saluti, ma quanto l'umanità e le buone maniere che sono state una costante in tutta la filiera del mio ricovero proprio a partire dai soccorritori in ambulanza. Modi e attenzioni continuati quindi all'arrivo dell'ambulanza al pronto soccorso. Erano fra l'altro già lì ad attendermi dei cari amici del Comitato di Assistenza Sanitaria dei Testimoni di Geova, Gigli, Colacrai, Bargiacchi che hanno confortato e sostenuto i miei familiari, mentre io ero assistito e salutato anche dal Dott. Giovanni Iannelli venuto subito.

Trasferito il pomeriggio di lunedi 6 febbraio in Ematologia sono stato accolto dal Dott. Tacconi e nei giorni successivi dal Dott. Benci e Caremani, Dott. Occhini, Dott.sse Accorsi, Caremani, Zoi e Giorni e tutti gli altri di cui non ricordo il nome, compresi i nefrologi come Mencherini e gli altri delle consulenze, i volontari membri e GVP del CAS e dell'AVO.

Cosa mi rimane di questo ricovero? La differenza tra efficienza ed efficacia. Indubbiamente c'è stata molta efficienza e rapidità ma ciò che mi ha colpito profondamente è il senso di rispetto per la persona, la gentilezza e le buone maniere che tutti, da chi addetto alle pulizie ai primari hanno manifestato. Anche per entrare in camera. Per accendere la luce la mattina quando dovevano fare i prelievi. Sì anche questa è efficacia, perchè contribuisce alla tuo senso di dignità e rispetto che interagisce in un modo difficilmente misurabile, ma contribuisce alla salute. Perchè va ben oltre il senso del dovere. Va nel profondo del 'curare' cioè del prendersi cura.

Sì è proprio vero quando la tua vita è messa in serio pericolo fai più caso a valori spesso dati per scontati. Il sorriso di una persona amata e amica. Un raggio di sole che ti carezza il volto. Tutti doni di Dio che ho trovato in abbondanza in tutti coloro che sono stati impegnati nel mio caso. Non solo i confratelli del Comitato di Assistenza Sanitaria dei Testimoni di Geova, membri e GVP si sono prodigati, ma ho percepito il calore della fratellanza che tutta ringrazio, che a centinaia con telefonate, sms e visite mi hanno manifestato solidarietà a me e ai miei cari e che ha rappresentato un fattore supplementare alle medicine per il benessere e alla mia riabilitazione. Quando ti accorgi che sei pensato e che altri si preoccupano del tuo benessere ti aiuta ad andare avanti.

Quando anche se sei in pigiama non sei stato privato dei tuoi diritti nè delle tue capacità, ma c'è grande considerazione perchè tu ti ascolti per valutare con attenzione gli effetti positivi o negativi delle terapie e ti rendi conto che i professionisiti dai medici agli infermieri sono pronti a riferire i tuoi disagi o effetti, bè credetemi questa è proprio una grande differenza. Uno stato d'animo triste e abbattuto può dar luogo a pensieri negativi. La Bibbia afferma: "Lo spirito di un uomo può sostenere la sua malattia, ma in quanto a uno spirito abbattuto, chi lo può sollevare?" (Proverbi 18:14).

Si. Posso testimoniare che dai tempi in cui noi testimoni di Geova eravamo osteggiati dalla classe medica per il rifiuto delle emotrasfusioni, poi tollerati e infine accettati da anni con medici che collaborano alle alternative alle emotrasfusioni rifiutate ne è passata di acqua sotto i ponti!! Oggi in questo ricovero non mi sono sentito tollerato o accettato, ma 'amato come persona'. E scusatemi se è poco. Questo significa che la sanità della nostra zona ha fatto un grande passo avanti.

Questa mia testimonianza positiva dimostra che da quando oltre 27 anni fa avevo iniziato a coordinare e presiedere il CAS tdG ci sono state le auspicate ricadute positive per tutta la collettività. Come disse l'apostolo Paolo in Galati 6:10 "Realmente finchè ne abbiano il tempo favorevole, operiamo ciò che è bene verso tutti…." Credo quindi che il mio tempo favorevole abbia compiuto la propria opera. Adesso che svolgeranno questo compito altri sono certo, che pur tra i mille disagi che sono rappresentati da leggi che spesso rendono complesso il lavoro della sanità, grazie a tutti voi ci sarà una costante umanizzazione sia del personale sanitario che non sanitario, di dirigenti a vario titolo, comitati etici e TdG, volontari in ambulanze e nei reparti.

La medicina è una scienza probabilistica. Non sempre è quindi possibile fare una diagnosi completa ed esatta. Non sempre certe patologie hanno possibilità di guarigione. L'imprevisto e la routine sono sempre in agguato. Ma tutti, come voi avete dimostrato, possono dare il valore aggiunto del calore delle buone maniere, della capacità di ascolto e di interazione con il paziente. In pratica il calore dell'umanizzazione e dell'umanità, che sono un grande valore aggiunto alle competenze dell'efficienze scientifiche, strumentali e terapeutiche. Grazie ancora.

Silvano Mencattini

Articlolo scritto da: Silvano Mencattini