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‘Città di Arezzo’: ecco il nome delle stadio

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‘Città di Arezzo’: ecco il nome delle stadio

AREZZO – “Città di Arezzo”: questo il nome che adesso avrà lo stadio comunale. L’annuncio è stato dato questa mattina dall’assessore allo sport Lucia De Robertis, insieme ai consiglieri di maggioranza Pilade Nofri e Marco Donati e quelli di opposizione Paolo Ammirati e Gianni Cantaloni.
Tutti gli intervenuti hanno espresso il loro ringraziamento al Corriere di Arezzo per avere aperto una discussione che ha portato non solo a questo risultato ma anche ad una nuova idea e cioè alla costituzione di un vero e proprio museo dell’Arezzo calcio.
La memoria di quelli che De Robertis ha definito “eroi” dello sport verrà mantenuta con la dedica di settori dello stadio. La tribuna centrale sarà quindi dedicata ad Innocente Meroi, quella laterale a Mario Fara, la curva sud a Lauro Minghelli, quella nord a Giuseppe Mancini e la maratona a Pinella Rossi. Il piazzale dello stadio ricorderà la memoria di Roberto Lorentini. Infine la sala stampa sarà dedicata a Bruno Pichi.
“La sintesi che è stata raggiunta – ha dichiarato Paolo Ammirati – è la scelta migliore ed è ben lontana dall’essere un compromesso. Abbiamo individuato la soluzione più adatta per ricordare quante più figure possibili del calcio aretino ed in questo modo leghiamo indissolubilmente lo sport alla città di Arezzo”. Marco Donati e Pilade Nofri hanno evidenziato “la positiva collaborazione tra le forze politiche di maggioranza e di opposizione ed una scelta, quella del nome, in grado di veicolare un messaggio positivo sullo sport per le nuove generazioni”.
Gianni Cantaloni, che si è fatto promotore dell’idea del museo, ha definito questo progetto “un gesto di grande amore da parte della città nei confronti del calcio e della sua squadra”.
L’idea è quella di raccogliere le memorie del calcio aretino in una sezione del Museo dei veterani della sport, aperta da qualche anno all’interno dello stadio comunale.
“Lanciamo un appello alla città – ha affermato Lucia De Robertis – affinché chi ha la possibilità e la voglia di farlo, ci aiuti a ritrovare pezzi della storia del nostro calcio, attivo da ben 83 anni. Reperti e documenti di vario tipo (foto, indumenti, palloni, filmati giornali d’epoca e altro). Qualsiasi “pezzo” che combaci col il “puzzle” affascinante di questa storia, si rivelerà utile”.
L’amministrazione comunale si farà promotrice di un’assemblea pubblica per coinvolgere tutti gli interessati. E’ già stato individuato un primo nucleo di comitato promotore, coordinato da Gianni Cantaloni che si arricchirà fin dalle prossime ore.
“Il progetto – hanno ricordato tutti gli amministratori – si rivolge in modo particolare alla scuola. Siamo consapevoli che il grado di interesse degli studenti nei confronti del progetto, è uno degli aspetti decisivi non solo per la sua riuscita, ma anche per i suoi sviluppi Siamo convinti che il recupero della nostra memoria può offrire ai ragazzi delle nostre scuole un capitale di storia e di vita cittadina, molto importante”.