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Il Pionta di Guido d’Arezzo

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Il Pionta di Guido d’Arezzo

AREZZO – Questa la lettera inviata al nostro giornale dal Consigliere Comunale Pier Luigi Rossi: "Guido d’Arezzo, il padre della cultura musicale mondiale visse nel colle di Pionta, nella cittadella vescovile assieme al Vescovo Teodaldo. Insegnò il suo nuovo metodo musicale, celebrò messa e cantò le sue musiche, dapprima nella Cattedrale di Santa Maria e Santo Stefano , poi nel grandioso e solenne Duomo di San Donato.
Erano i primi decenni del nuovo secolo, circa mille anni fa. La più antica citazione di Guido d’Arezzo fu scritta da Sigberto di Gembloux “ Ad annum 1028. Claruit hoc tempore, in Italia, Guido Aretinus…”. Oggi lo si chiama “ Guido Monaco”, ma il suo vero nome era Guido Aretino! Arezzo gli ha dedicato una piazza, una strada, il Polifonico, gli ha eretto una statua, ma la città non è riuscita mai in mille anni a creare un luogo per testimoniare al mondo la sua opera, la sua memoria, dove le note e il pentagramma sono nate.
All’interno dell’antico Oratorio di Santo Stefano, costruito nella cime del colle di Pionta nel 1611 in ricordo dello splendido Duomo Vecchio abbattuto alcuni anni prima, sono stati raccolti ed esposti preziosi mosaici tratti dagli scavi archeologici eseguiti nel terreno dove sorgeva la Cattedrale.

Guido d’Arezzo ha camminato sopra questi mosaici.

La Chiesa rimane chiusa, si apre solo una volta alla settimana per la celebrazione della Messa. Pie donne del popolo di Saione la custodiscono, ma è in piena decadenza.
Propongo il suo pronto restauro e di creare all’interno della stessa chiesa la sede della memoria di Guido d’Arezzo, e dove poter esporre tutta la documentazione storica, antiche pergamene e scritti antichi, i libri musicali per mantenere ben vivo agli Aretini e ai turisti il ricordo del padre della cultura musicale mondiale.
Invito la Università di Siena, la Banca Etruria a farsi parte attiva in questo progetto. Sono stati fatti interessanti scavi archeologici proprio dagli studenti universitari, sono state acquisite antiche documentazioni bibliografiche, che non devono rimanere chiuse in polverosi scaffali, ma viste e vissute dai cittadini e dai turisti. Nella chiesa si potranno fare concerti, ascoltare musica gregoriana e polifonica.
Quest’anno la Fondazione Guido d’ Arezzo con il suo Presidente Prof Luisi ha regalato alla città un grande evento il “ Guidoleum”. La sede del Guidoleum va portata nel colle di Pionta, nel luogo dove visse Guido d’Arezzo .
Come Consigliere Comunale di Arezzo proporrò un Atto di indirizzo per il restauro dell’Oratorio di Santo Stefano per farne la sede della memoria e delle opere di Guido d’Arezzo."

Pier Luigi Rossi

Articlolo scritto da: Stefano Pezzola