Home Attualità Salute Mucca pazza, Fazio: escludiamo altri casi

Mucca pazza, Fazio: escludiamo altri casi

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ROMA – "La situazione è totalmente sotto controllo: escludiamo assolutamente che possano esserci altri casi". Lo ha affermato il ministro della Salute Ferruccio Fazio riferendosi al caso della donna di Livorno affetta dalla nuova variante del morbo della malattia di Creutzfeld-Jakob e in fin di vita all'hospice dell'ospedale di Livorno.
"Dal 2000 – ha detto Fazio all'Adnkronos Salute lasciando la commissione Sanità del Senato dove è stato ascoltato in audizione in merito alle materie prime farmaceutiche – abbiamo effettuato controlli su tutti i bovini del Paese. Nel 2009 abbiamo riscontrato due capi infetti, evidentemente di oltre 10 anni di età. Ma sono animali che non arrivano alla filiera alimentare. Quindi escludiamo che ci possano essere altri casi attualmente. Quello della paziente di Livorno è un caso che abbiamo reso noto il 27 ottobre 2009, quando è stato diagnosticato, sapevano che c'era ed è un caso sicuramente di infezione anteriore al 2000. Sempre che si tratti realmente di variante di Creutzfeld-Jakob, cosa comunque probabile data l'età della donna. Ciò premesso escludiamo in maniera assoluta che si possano verificare nuovi casi, in quanto non esistono bovini di oltre 10 anni di età che vengono macellati in Italia e comunque sono tutti controllati", ha concluso Fazio.
Intanto la Coldiretti lancia l'allarme. ''C'è un piano dell'Unione europea per superare il principio della tolleranza zero e accettare la presenza di farine animali nei mangimi per l'alimentazione delle mucche, dopo che sono state ritenute responsabili del morbo mucca pazza e per questo vietate nell'ambito delle misure di prevenzione adottate a partire dal 2001''. La maggiore organizzazione agricola del Paese si basa sulla seconda Road Map sull'Encefalopatia spongiforme trasmissibile -Tse adottata nei giorni scorsi dalla Commissione europea.
Nel documento che – sottolinea la Coldiretti – ha come obiettivo quello di continuare la revisione delle misure previste promuovendo un dibattito, tra le diverse Istituzioni comunitarie, ''si ipotizza la fissazione di una soglia di tolleranza minima per la presenza di farine animali nei mangimi destinati anche agli animali ruminanti da fattoria con la revoca del principio di tolleranza zero!. Una possibilità che "è sotto verifica dell'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa) il cui parere sul livello di tolleranza è atteso per la fine del 2010. Una tendenza che – sostiene la Coldiretti – riguarda anche un calo dell'attenzione per quanto riguarda le importazioni di carne proveniente da Paesi in passato considerati a rischio per il mancato soddisfacimento dei requisiti sanitari come il Brasile''.

Articlolo scritto da: Adnkronos/Adnkronos Salute