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Valdarno, imprenditori del terziario a lezione

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Valdarno, imprenditori del terziario a lezione

Riprende in Valdarno, dopo la pausa festiva, l’attività formativa per le imprese del terziario organizzata dalla Confcommercio. Un bacino di utenza composto da 3.200 imprenditori e professionisti del terziario, dei quali quasi 1.700 legati al commercio (ingrosso, dettaglio e su area pubblica), oltre mille ai servizi (alle imprese e alla persona), infine circa cinquecento al turismo, tra pubblici esercizi, strutture ricettive e agenzie di viaggio.

“Molte di queste imprese, in particolare quelle con dipendenti che sono circa il 40% del totale, sono impegnate in una serie di aggiornamenti obbligatori per legge, come quelli legati alla sicurezza sui luoghi di lavoro o all’igiene e sicurezza degli alimenti”, spiega il presidente della delegazione sangiovannese di Confcommercio Paolo Mantovani. “Ma in generale gli imprenditori valdarnesi sono particolarmente sensibili al tema della formazione”, sottolinea, “lo dimostra il fatto che lo scorso anno la nostra agenzia ha organizzato solo in Valdarno ben 47 corsi, per un totale di quasi 400 ore di lezione e quasi settecento partecipanti, fra titolari e dipendenti”. Si tratta di risultati in crescita del 100% rispetto a solo due anni fa. “La crisi in atto ha messo molte imprese di fronte a scelte serie su come riqualificarsi”, dice la responsabile di Confcommercio, “gli imprenditori più lungimiranti hanno deciso di puntare alla formazione come strumento strategico per trovare nuove idee, reinventarsi”.

In Valdarno, le lezioni si tengono presso l’Auditorium della Banca del Valdarno, in via Montegrappa a San Giovanni. “Grazie alla collaborazione con la banca del territorio, possiamo contare su un’aula perfetta per la didattica”, dice Mantovani. “Ci interessa il futuro delle aziende del territorio e siamo convinti che puntare sulla formazione offra la chiave di volta per aiutarle a crescere”, aggiunge il presidente della Banca del Valdarno Gianfranco Donato, “ecco perché sosteniamo l’attività formativa della Confcommercio per il secondo anno consecutivo. Per noi è un modo concreto di essere veramente una banca al servizio del territorio”.

Il record di gradimento degli operatori valdarnesi va ai percorsi formativi professionalizzanti, che in poche lezioni riescono a trasferire i segreti per svolgere meglio il proprio lavoro. “Corsi di vetrinistica, tecniche di vendita, packaging, accoglienza del cliente: nei centri della nostra vallata c’è grande attenzione allo stile, sia nelle relazioni con chi entra in negozio sia nell’allestimento degli spazi”, sottolinea il presidente Mantovani, “essere in una valle della moda aiuta ad essere glamour e comunque chi ha provato lo sa: una vetrina efficace e bella paga sempre, anche in tempo di crisi e contrazione dei consumi”.

Vanno bene anche i corsi tecnici specifici per ogni settore, come le tecniche per fioristi, la macelleria o la panificazione. “Ma quelli legati alla gastronomia vengono realizzati ad Arezzo, dove Confcommercio ha aperto appositamente l’Accademia del Gusto, con cucine e sale attrezzate”.

Il primo appuntamento per il mese di gennaio è quello con i corsi obbligatori: si parte martedì 21 con l’incontro sulla formazione de informazione dei lavoratori per la sicurezza. “In questo tipo di corsi le imposizioni di legge hanno ovviamente un ruolo determinante nell’aumento del numero degli iscritti, ma va detto che – al di là degli obblighi e delle sanzioni – aumentare il livello di sicurezza aiuta a lavorare meglio e a fornire servizi migliori ai propri clienti. Gli imprenditori valdarnesi lo hanno capito”. L’auspicio di Mantovani è di incrementare i corsi di area manageriale, come l’analisi di bilancio e simili. “Sono competenze che ancora mancano ad alcuni imprenditori e che invece servono per far funzionare bene un’azienda, per eliminare gli sprechi, avere il controllo della situazione finanziaria e presentarsi alle banche con le carte in regola. I risultati in quel caso non arrivano subito, ma sarebbero ancora più efficaci di quelli che si ottengono con i corsi professionalizzanti”.