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Aisa, un partener privato

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Aisa, un partener privato

L'AISA è alla ricerca di un partner privato non perché il Comune possa "faccia cassa" ma per aumentare il capitale sociale dell'azienda e con il fine ultimo di salvaguardare l'ambiente e contenere al massimo le tariffe a carico del contribuente. E' questa la precisazione fatta oggi dal sindaco Luigi Lucherini nel corso di una conferenza stampa insieme al presidente dell'AISA, Marco Badiali e l'assessore Gianni Cantaloni in cui è stata chiarita la posizione dell'azienda e dell'Amministrazione in merito a quella che molti hanno definito un prossimo passaggio di parte del pacchetto azionario dal soggetto pubblico ad uno privato.
Lucherini ha seccamente smentito questa ipotesi ed ha spiegato i motivi per cui si rende necessario un aumento di capitale dell'AISA: l'Aato 7, che dovrà gestire attraverso un consorzio di Comuni il sistema di raccolta ed eliminazione dei RSU, fonda le sue previsioni di piano industriale sull'abbandono del deposito in discarica e sulla conseguente termo-valorizzazione, previa selezione, in modo da ridurre ai minimi termini i gravi rischi ecologici determinati dalla presenza discarica.
Per questo motivo, l'inceneritore di S. Zeno – progettato già 8-9 anni fa per un quantitativo di rifiuti di circa 60 mila tonnellate annue, oggi quasi raddoppiato – si trova a dover incrementare proporzionalmente la sua potenzialità. Ciò comporta un investimento intorno ai 30-40 miliardi di vecchie lire, che AISA non può accollarsi. Né un indebitamento di tale importo è compatibile con una doverosa politica di contenimento delle tariffe.
Per uscire dall'impasse – ha proseguito Lucherini – bisogna reperire un socio privato che non solo sia in grado di procurare fresca liquidità ma che possa anche dare un serio contributo tecnologico nell'ambito di una progettualità congiunta con il soggetto pubblico. Ciò significa – in ultima istanza – che la società AISA possa essere messa in condizione di accrescere il suo patrimonio -e di conseguenza le sue capacità operative – e che il Comune rimarrà pur sempre socio di maggioranza assoluta con il 50, 64 per cento del pacchetto.
Grazie al nuovo assetto societario, per AISA – che ha chiuso in utile gli ultimi due esercizi tanto da riuscire a ridurre le tariffe – sarà possibile procedere alla costruzione di una seconda linea di termo-valorizzazione che consentirà di smaltire i RSU non solo dell'area aretina ma di tutto il comprensorio. Una volta completato questo processo, nelle discariche sarà possibile riversare soltanto le ceneri della combustione e ridurre quindi l'impatto ambientale.
Dal canto suo Badiali ha sottolineato l'esigenza di far compiere all'AISA un salto di qualità, pur non disponendo le necessarie risorse, attraverso un'operazione totalmente trasparente e legittima anche da un punto di vista normativo nonostante siano ancora in corso di definizione alcuni concetti di fondo contenuti in varie leggi nazionali e regionali quali la distinzione tra enti pubblici di rilevanza economica e non, tra proprietari d'impianti e gestori di servizi. " Non potevamo rimanere inerti in attesa che la normativa si sedimentasse – ha detto – ed è perciò che abbiamo deciso di muoverci lo stesso pur nel rispetto di nuovi principi generali già emersi e delle leggi esistenti. Ed abbiamo perciò deciso di uscire verso la metà di febbraio con una gara di evidenza pubblica in modo da raggiungere tutti i soggetti potenzialmente interessati. Non solo: il bando preciserà l'obbligo per i contraenti di uniformarsi, senza alcun aggravio, ad un'eventuale nuova normativa".

Articlolo scritto da: Andrea Mercanti