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Piano di recupero S. Agostino

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Piano di recupero S. Agostino

"L'Amministrazione Comunale deve intervenire e rendere di pubblico utilizzo la piazza pensile sovrastante il parcheggio in piazza Sant'Agostino", questo l'invito rivolto dal consigliere Pietro Alberti che si fa portavoce della richiesta inoltrata da 114 cittadini residenti nella zona.

La richiesta trae origine da una convenzione stipulata nel 1987 tra la Società Effediemme ed il Comune di Arezzo, rappresentato dall'allora assessore Giorgio Bondi in cui si parlava di una "realizzazione in corrispondenza della piazza pensile sovrastante il parcheggio, in stretta continuità morfologica con gli orti del convento, e pertanto si doveva prevedere la realizzazione di un giardino pensile in prosecuzione degli orti stessi, con il conseguente arretramento dell'area destinata a piazza".
Inoltre "che la suddetta area destinata a piazza sia organizzata in modo tale da escludere la realizzazione di qualsiasi sovrastruttura in elevazione, anche a carattere precario; ciò in conformità anche a quanto indicato dalla Soprintendenza ai Monumenti di Arezzo".
Ancora: "La copertura dell'autorimessa, sistemata ad area attrezzata per il tempo libero, come indicato negli elaborati di progetto, sarà pubblica…".
Ecco quindi che i 114 cittadini, firmatari della richiesta, si chiedono perchè a tutt'oggi questo bene di pubblico utilizzo e di valorizzazione per l'ambiente circostante non sia ancora disponibile al pubblico e per quale motivo, ed invitano, nel contempo, il Comune ad effettuare come da convenzione, il trasferimento del bene affinchè lo stesso sia utilizzato per il fine a cui era destinato, facendo sì che tutti i cittadini possano vedere realizzato quello che a tutt'oggi è rimasto un progetto solo nella carta e che era condizione essenziale per il piano di recupero Sant'Agostino.

Articlolo scritto da: Andrea Mercanti