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4 ritratti di madre

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4 ritratti di madre

4 RITRATTI DI MADRE

tratto da ?Four portraits of Mothers? di Arnold Wesker

Con lo spettacolo 4 RITRATTI DI MADRE, che andrà in scena al Teatro Comunale della Bicchieraia, venerdì 27 febbraio, alle ore 21, prosegue la Stagione di Prosa organizzata dal Comune di Arezzo ? Assessorato alla Cultura.

La vendita dei biglietti per lo spettacolo viene effettuata presso la sede del Servizio Informagiovani del Comune di Arezzo (Piazza Guido Monaco, 2, tel. 0575 377868), dalle ore 10 alle ore 19 di tutti i giorni feriali. La prevendita non comporta costo aggiuntivo sul biglietto.

Nel giorno dello spettacolo la vendita è effettuata presso il Servizio Informagiovani dalle ore 10 alle ore 18,30 e presso il botteghino del Teatro Bicchieraia dalle ore 19 alle ore 20.45.

E? possibile anche l?acquisto telefonico dei biglietti con carta di credito al n° di tel. 055 264321 (il pagamento tramite carta di credito comporta un costo aggiuntivo del 10%).

Per ulteriori informazioni è possibile contattare il Servizio Attività Teatrali e Musicali del Comune di Arezzo, tel. 0575 377503-377505-377442.

Note artistiche dello spettacolo:

4 RITRATTI DI MADRE

liberamente tratto da: ?Four portraits of Mothers? di Arnold Wesker

scene e regia: Sabrina Sinatti

con: Matilde Facheris, Francesco Montanari, Fabio Monti, Mauro Pescio

Produzione: Fattore K

Un autore, un testo teatrale usato… abusato, per raccontare quattro tentativi di assolvere ad un ruolo: la madre. Un modello, un'effige sacra, un passato che diventa futuro. Ma quale futuro per noi, figli?

Qui, il punto di vista è rovesciato.

Sono i figli a parlarci della madre: quattro ragazzi che cercano di risolvere un conflitto, un?inquietudine, un sentirsi sempre altro, indagando sull?universo materno. Uomini che attraverso un assurdo rito, scoprono e si scoprono in questioni da sempre relegate esclusivamente all?universo femminile.

Un gioco teatrale, divertente e crudele, antico come un eco, viscido come un utero, per arrivare a? Chissà da quale dove nasce il desiderio di inventarsi un?identità che non sia assimilazione passiva di una tradizione. Smantellare abitudini del pensiero che ci vorrebbero ingabbiati sempre in una forma riconoscibile e comprensibile.

Attraverso poche cose un gruppo di attori cerca di afferrare il mistero di una storia che continua, malgrado tutto, a interrogarci: le madri.

Arnold Wesker (dalla cui opera questo spettacolo è liberamente tratto) nato a Londra nel 1932 da una famiglia operaia e ebrea (il padre russo, la madre ungherese), ha esercitato vari mestieri ? è stato militare e poi pasticciere ? prima di giungere alla notorietà con la trilogia teatrale composta da Brodo di pollo con orzo (Chicken soup with barley, 1958), Radici (Roots, 1958), Parlo di Jerusalem (I?m talking about Jerusalem, 1960). La trilogia complessivamente si basa sulle contraddizioni tra gli ideali del socialismo e le arretratezze sociali, e ha carattere semi-autobiografico.

Le successive opere di Wesker: La cucina (The kitchen, 1961) dal carattere grottesco, in cui la cucina di un grande ristorante funge da universo; Patatine con tutto (Chips with everything, 1962) sul voltafaccia di un ufficiale della RAF apparentemente progressista ma poi obbediente ai richiami della propria classe sociale; L?amico (The friend, 1970) con cui torna al naturalismo delle origini del suo teatro; negli anni ottanta è la riscrittura de ?Il mercante di Venezia? di Shakespeare, con il titolo Shylock, sul tema dell?antisemitismo. Tra le ultime opere ve ne sono alcune in cui sembra specializzarsi in ritratti femminili.

Articlolo scritto da: Comune di Arezzo