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In mostra le opere di Barbara Nahmad

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In mostra le opere di Barbara Nahmad

YESTERDAY NOW

?Ciò che mi attrae degli anni sessanta è il grande impulso al nuovo e il laicismo. In un?epoca in cui il fanatismo religioso è il "nuovo" com'è nuova la sua radicalità, ritornare a pensare quel periodo denso di idee e di contrasti è importante. E' un viaggio, ma anche un gioco della memoria perché fa parte di un passato giovane, che ancora viviamo. Gli anni sessanta sono al tempo stesso le nostre radici e la nostra storia attuale.?

Yesterday now è il titolo della mostra di ritratti di VIPs degli anni Sessanta dipinti da Barbara Nahmad, visti in prospettiva dal nuovo Millennio ed esposti per la prima volta presso la Galleria Image Contemporary Art di Arezzo. Le parole dell?artista ci illustrano le regole di questo nuovo accattivante gioco: un percorso fatto di miti di un tempo passato, ma sempre attuale, che vive tutt?oggi negli ideali della collettività, nel sostrato di una società fiorita grazie agli stimoli generati in quegli anni. I mitici Sessanta, con gli ideali laici, la ricerca del nuovo e le impavide icone, che immerse quell?atmosfera di rinnovamento hanno per prime scaturito gli impulsi della reazione al consueto.

Allo stesso tempo il titolo dell?esposizione crea una evidente assonanza con la nota canzone Yesterday dei Beatles datata 1965. E questo non necessita di ulteriori spiegazioni.

La Nahmad è convinta che, attraverso gli anni Sessanta, sia possibile comprendere molti enigmatici aspetti del tempo contemporaneo. Per rendere il tutto più facile Barbara Nahmad ha scelto gli stereotipi di quegli anni, personaggi che hanno fatto la differenza grazie alll?impatto della loro personalità e del loro impegno. Secondo l?artista il dramma dei loro destini, ma soprattutto la loro energia nel continuare il loro percorso nonostante tutto, ha cambiato il punto di vista rispetto all?eco-sistema socio-politico ed economico, con enormi conseguenze culturali. Da Marcel Duchamp a Yoko Ono, da Andy Warhol che ha lavorato con le icone e icona è diventato, ad attrici come Marilyn Monroe, Sophia Loren, a registi come Federico Fellini, Pier Paolo Pasolini, o cantanti come Maria Callas e Mick Jagger, misicisti come John Lennon, e fra i leader politici per i diritti umani John F. Kennedy e Martin Luther King, e combattenti come Che Guevara, e altri come Yuri Gagarin: tutti, ognuno a suo modo, sovvertitori di un fossilizzato status quo.

E sono questi grandi volti, che ognuno di noi ha cristallizzati nelle memoria, come imponenti modelli generazionali, che divengono lo specchio di una realtà passata capace di riflettere il presente. L?impegno di Barbara Nahmad oggi è di svelare ciò che finora, seppur velato, ha costantemente fatto sentire la sua presenza, scegliendo per ognuno dei suoi soggetti un momento particolare, caratteristico della sua immagine.

Come sottolinea il critico Megakles Rogakos, questa esposizione di opere vuole ricordarci l?inestimabile debito estetico ed emozionale che la società attuale ha nei confronti degli anni Sessanta. Yesterday now è letteralmente la trasposizione di cosa era ieri in cosa è oggi. Perché il tempo è corso via, ma le radici rivelano che i modelli sono sempre e inequivocabilmente gli stessi.

Articlolo scritto da: Image