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La riforma del Pronto Soccorso

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Dopo i percorsi differenziati e gli ambulatori per le patologie lievi ad Arezzo e in Valdarno, la Usl concretizza gli impegni presi con gli operatori ed i sindacati, programmando l'assunzione di personale, la creazione di letti per ricoveri brevi, l'acquisto di nuove attrezzature.

Era stata annunciata come la ?grande riforma? del pronto soccorso, o meglio, dei pronto soccorso, dal momento che l'imput è stato dato dall'Assessore Regionale alla Sanità, Enrico Rossi, e riguarda tutti gli ospedali della Toscana. Al centro di questa riforma – che ha l'obiettivo di migliorare l'accesso e la qualità delle prestazioni di emergenza urgenza – ci sono dei percorsi differenziati secondo la gravità e l'istituzione di ambulatori dedicati per le patologie "non urgenti" (codici bianchi e azzurri).
E anche ad Arezzo, da lunedì 1 giugno, il pronto soccorso del San Donato e quello della Gruccia, a Montevarchi, hanno varato la nuova organizzazione e chi si è recato al pronto soccorso in questi ultimi giorni ha già avuto modo di sperimentare le innovazioni introdotte. Naturalmente, per valutare approfonditamente i benefici della nuova organizzazione e l'eventuale gradimento da parte dei cittadini, sarà necessario attendere ancora qualche giorno.

Intanto, l'iniziativa dell'Azienda Sanitaria incassa il benestare degli addetti ai lavori. I responsabili della Medicina d'Urgenza di Arezzo (dr. Dino Vanni) e del Valdarno (dr. Alberto Cuccuini), in una nota inviata alla direzione generale hanno infatti sottolineato l'apprezzamento per l'operato della Usl che "è andato ben oltre a quelle che erano le indicazioni regionali. Il percorso intrapreso – affermano i due sanitari – è la dimostrazione più evidente che la qualificazione dell'emergenza è veramente uno degli obiettivi prioritari dell'Azienda Sanitaria".
"In questo contesto, afferma Dino Vanni, in qualità di responsabile del Dipartimento dell'emergenza-urgenza, avvertiamo il compito e la responsabilità di supportare in modo adeguato lo sforzo compiuto dall'Azienda, consapevoli delle difficoltà intrinseche a questo processo e riferite, soprattutto, ai numerosi soggetti coinvolti ed alla necessità di trovare tra di essi, la più ampia condivisione".

La soddisfazione espressa dai due sanitari è dovuta al fatto che ad Arezzo, accanto alle innovazioni indicate dalla Regione, la Usl ha varato un vero e proprio piano di potenziamento della medicina d'urgenza, che riguarda sia il pronto soccorso che il servizio 118. Un piano che va oltre alla sistemazione logistica dei locali e dei percorsi di accesso, e che punta a qualificare la più importante porta di accesso all'ospedale, con investimenti ed iniziative in linea con le richieste avanzata sia dagli operatori che dalle organizzazioni sindacali. Una riorganizzazione che, nel suo complesso, richiederà un investimento di oltre due milioni e mezzo di Euro.

Tra le iniziative programmate dalla Usl, si ricorda il tentativo di dare al pronto soccorso un riferimento certo in termini di responsabilità con la nomina di un dirigente di unità operativa, per il quale è stato emanato il relativo bando di concorso. E accanto al nuovo primario è prevista anche l'assunzione di alcune unità di personale infermieristico. Di non secondaria importanza, inoltre, l'ormai prossima istituzione di posti letto di degenza breve, necessari per non sovraccaricare i reparti e valutare dopo qualche ora, nei casi ancora dubbi, se è il caso o meno di dimissioni o di presa in carico in ospedale. A concludere il disegno della Usl, la probabile sostituzione della vecchia centrale del 118 e l?adeguamento, sia in termini numerici che professionali, del personale impegnato nella sua gestione".

Tra le altre novità introdotte e di diretto interesse dei cittadini, ricordiamo che al San Donato, da alcuni giorni, lo sportello di accettazione ricoveri è stato trasferito presso la hall principale dell?ospedale, assieme all'ufficio cartelle cliniche.

Articlolo scritto da: USL 8 Toscana