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La Scuola delle Mogli

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La Scuola delle Mogli

Comune di Arezzo
Assessorato alla Cultura
Servizio Attività Teatrali e Musicali

?La scuola delle mogli?
di Molière

Con Giulio Bosetti

A conclusione della Stagione di Prosa 2003/4 organizzata dal Comune di Arezzo ? Assessorato alla Cultura, martedì 30 e mercoledì 31 marzo 2004 alle ore 21.00, andrà in scena al Teatro Petrarca lo spettacolo teatrale ?La scuola delle mogli? di Molière.
La vendita dei biglietti viene effettuata presso la sede del Servizio Informagiovani del Comune di Arezzo (P.za Guido Monaco, 2 tel 0575/377868) dalle ore 10.00 alle ore 19.00 di tutti i giorni feriali. La prevendita non comporta costo aggiuntivo sul biglietto.

Nei giorni di spettacolo la vendita è effettuata presso il botteghino del teatro Petrarca dalle 10.00 alle ore 13.00 e dalle 16.00 alle 20.45.

E? possibile anche l?acquisto telefonico dei biglietti con carta di credito al n° di tel. 055/264321 (il pagamento tramite carta di credito comporta un costo aggiuntivo del 10%).

Per ulteriori informazioni è possibile contattare il servizio Attività Teatrali e Musicali del Comune di Arezzo tel 0575/377503 ? 377505 ? 377442

Note artistiche dello spettacolo

Compagnia del Teatro Carcano
LA SCUOLA DELLE MOGLI
di Molière

con Giulio Bosetti
e con Sandra Franzo, Giorgio Bertan, Enrico Bonavera, Elena Ferrari, Emiliano Iovine, Franco Passatore, Attilio Cucari

scene e costumi Guido Fiorato
musiche Giancarlo Chiaramello
luci Domenico Maggiotti
regia Jacques Lassalle

La scuola delle mogli si delineò fin dal suo primo apparire, il 26 dicembre 1662, come il più grande successo della carriera di Molière. Tutta Parigi accorse a vederla e, secondo i cronisti del tempo, anche il re Luigi XIV ?non riusciva più a tenersi dal ridere?. La commedia suscitò scandalo e attirò ira e invidia sul suo autore; fu accusata di essere volgare, oscena, immorale. In verità, l?accusa di trivialità e la rivolta dei benpensanti erano ispirate da più prosaiche ragioni di concorrenza fra rivali: la felice creazione di una commedia, insieme seria e comica, andava infatti a cozzare contro gli interessi dei sostenitori della superiorità della tragedia, fino ad allora indiscussa protagonista delle scene parigine.

La commedia ruota intorno a un?ossessione, un?idea fissa: le corna. E pare che il matrimonio che Molière contrasse nel 1662 con Armande Béjart, più giovane di lui di ventitré anni, possa essere considerato la vera ?fonte? privata dalla quale la commedia ha avuto origine. Da questo probabile e mai confessato spunto, Molière seppe dar vita a personaggi e sentimenti universali e fece del protagonista Arnolfo, uomo così possessivo e geloso da allevare nell?ignoranza del mondo la sua futura giovane moglie sperando così di preservarsi dal tradimento, uno dei caratteri più straordinari della storia del teatro.

La traduzione del testo è del poeta Giovanni Raboni, che ha optato per una combinazione di endecasillabi e settenari – i versi più usati della poesia italiana – al posto del verso alessandrino molieriano, che non ha equivalenti nella nostra lingua. Con l?utilizzo discreto della rima baciata, è stata creata una traduzione vitale ed espressiva, che ha mantenuto la leggerezza dell?originale.

A dirigere lo spettacolo, che vedrà Giulio Bosetti vestire i panni di Arnolfo e Sandra Franzo quelli della giovane Agnese, è stato chiamato Jacques Lassalle, prestigioso regista francese, già direttore del Teatro Nazionale di Strasburgo e amministratore generale della Comedie Française

Articlolo scritto da: Ufficio Teatro – Comune di Arezzo