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Prendi al balzo la palla per solidarietà

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Prendi al balzo la palla per solidarietà

Arezzo, 8 ottobre 2004 ? Un legame di simpatia, una collaborazione innovativa tra sport e solidarietà. Il fischio d'inizio della partita è avvenuto stamani, nel corso della conferenza stampa che si è svolta presso il Centro Direzionale dell?Istituto aretino, dove è stata proprio Banca Etruria a passare la palla ad Arezzo Calcio e Volley Arezzo, di cui è sponsor, per ottenere insieme alla Sezione di Arezzo dell?Associazione Italiana Persone Down (AIPD) sensibilizzazione, corretta informazione e sostegno economico da parte dell?opinione pubblica.

Il primo appuntamento con il nuovo legame di solidarietà è fissato per il 9 ed il 10 ottobre in occasione della ?Giornata nazionale della persona con sindrome di Down?, a cui la Banca parteciperà organizzando la presenza allo stand dell?AIPD dei principali rappresentanti e giocatori dell?Associazione Calcio Arezzo e del Volley Arezzo. Sabato alle ore 12.00 in Piazza San Jacopo calciatori e pallavolisti saranno disponibili per fare un autografo a tutti coloro che faranno una donazione a favore dell?Associazione.

?Abbiamo voluto affiancare all?impegno intrapreso in ambito sportivo, un significativo sostegno sociale? ha sottolineato Elio Faralli, Presidente di Banca Etruria. ?Oltre a fornire un contributo economico infatti ci siamo impegnati ad organizzare una serie di eventi per creare simpatia intorno ad un gruppo di persone che prima di ogni altra cosa ha bisogno di affermare la propria identità e autonomia.?

Infatti il sostegno di squadra a beneficio dei ragazzi dell?AIPD è solo l?inizio. La Banca e le due squadre aretine hanno organizzato un articolato programma che oltre a prevedere la partecipazione attiva dei ragazzi dell?AIPD alle attività collaterali alle partite, mira ad un consolidato rapporto nell?immediato futuro.
Sempre per agevolare integrazione, indipendenza e pari opportunità la Sezione di Arezzo dell?Associazione Italiana Persone Down organizza Il club dei ragazzi. Un progetto che, grazie al contributo di Banca Etruria, svilupperà negli Associati con sindrome Down competenze indispensabili ad acquisire un sufficiente grado di autonomia sociale.

Anche il Circolo Dipendenti del Gruppo Etruria offrirà il proprio contributo per organizzare, con i Colleghi associati, il presidio degli stand collaborando a fianco dei ragazzi della Sezione di Arezzo dell?Associazione Italiana Persone Down.

Banca Etruria, insieme con Arezzo Calcio e Volley Arezzo, parte in ?contropiede? per schiacciare il ?muro? della diffidenza che circonda la sindrome di Down…

Per elargizioni Banca Etruria ha messo a disposizione il conto corrente numero 91300, ABI 05390, CAB 14100, CIN A, intestato a Sezione di Arezzo dell?Associazione Italiana Persone Down.

La Giornata Nazionale ad Arezzo

La sezione dell?A.I.P.D.(Associazione Italiana Persone Down) di Arezzo sarà presente con un punto d?incontro il 9 e 10 ottobre in Corso Italia ? Piazza S. Jacopo.
I volontari dell?associazione saranno presenti anche in provincia:
o il 9 ottobre a Monte San Savino (Corso Sangallo e Loggia dei Mercanti);
o il 10 ottobre a San Giovanni V.no ( Palazzo d'Arnolfo e Piazza Cavour).
Durante la giornata verranno offerte piante ornamentali in cambio di un contributo per sostenere le attività dell'associazione.
Il 15 ottobre, alle 16.15, presso l?Aula Magna ITIS "Galileo Galilei" (V. Dino Menci, 1), si terrà il Laboratorio sull'integrazione scolastica delle persone con disabilità intellettiva:"Il Piano educativo individualizzato", manifestazione pubblica rivolta a genitori, insegnanti ed operatori socio-sanitari. Parteciperanno: la Dott.ssa Paola Gherardini (psicologa dell?Osservatorio Scolastico Associazione Italiana Persone Down); la Dott.ssa Cinzia Miccinesi (psicologa dell?AIPD di Roma); la Dott.ssa Silvia Patrussi (psicologa dell?AIPD di Arezzo); la Prof.ssa Luciana Giombini (docente dell?ITIS ?Galileo Galilei?).

Per informazioni: A.I.P.D. sezione di Arezzo, Via Cavour, 97 – 52100 Arezzo
Tel. 0575 351597, e-mail [email protected]

La sindrome di Down

Attualmente in Italia 1 bambino su 1100, ovvero quasi due bambini al giorno, nascono con la sindrome di Down, una condizione genetica caratterizzata dalla presenza di un cromosoma in più: invece di 46 cromosomi nel nucleo di ogni cellula ne sono presenti 47, vi è cioè un cromosoma n. 21 in più; da qui anche il termine Trisomia 21. Genetico non vuol dire ereditario, infatti nel 98% dei casi la sindrome di Down non è ereditaria.
La conseguenza di questa alterazione cromosomica è una disabilità caratterizzata da un variabile grado di difficoltà nello sviluppo mentale, fisico e motorio.
Il nome ?sindrome di Down? viene dal nome del dott. Langdon Down, che per primo nel 1866 la identificò.
Grazie allo sviluppo della medicina e alle maggiori cure dedicate, la durata della vita si è molto allungata così che si può oggi parlare di un?aspettativa di vita di 62 anni, destinata ulteriormente a crescere in futuro.
Si stima che oggi vivano in Italia circa 38.000 persone con sindrome di Down, delle quali 23.000 già adulte.

Articlolo scritto da: Banca Etruria