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Acì Babà e i quaranta pedoni

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Acì Babà e i quaranta pedoni

Prosegue la rassegna dedicata al Teatro Ragazzi, nell?ambito della stagione di Prosa 2004/2005 organizzata dal Comune di Arezzo – Assessorato alla Cultura e Spettacolo, con lo spettacolo ACI? BABA? E I QUARANTA PEDONI ? una favola moderna sull?educazione stradale, in scena al Teatro Petrarca, giovedì 10 febbraio alle ore 10, con replica venerdì 11 febbraio alle ore 10 e sabato 12 febbraio alle ore 17.

Gli spettacoli di giovedì e venerdì sono su prenotazione, mentre per la replica di sabato è possibile acquistare i biglietti al Servizio Informagiovani, Piazza Guido Monaco, 2, tutti i giorni feriali dalle 10 alle 19 (nel giorno di spettacolo anche presso il botteghino del Teatro Petrarca che effettuerà il seguente orario: 10/13 ? 16/17).

Per ulteriori informazioni è possibile contattare il Servizio Attività Teatrali e Musicali del Comune di Arezzo (tel. 0575 377503/377505/377442, fax 0575 323521, e-mail: [email protected])

Note artistiche dello spettacolo:
ACI? BABA? E I QUARANTA PEDONI
una favola moderna sull?educazione stradale

testo: Andrea Bruno Savelli

regia: Angelo Savelli

interpreti: Tiziano Veltri, Francesco Franzosi, Valentina Bruscoli, Tommaso Di Fede

scene e costumi: Mirco Rocchi

luci: Roberto Cafaggini

canzoni a cura di: Pasquale Filastò (su temi musicali di Nicola Piovani)

produzione: Pupi e Fresedde – Teatro di Rifredi – Teatro Stabile d?Innovazione di Firenze

età consigliata: da 6 a 11 anni

Nel quartiere di una moderna città vive il giovane Alì, il figlio di Cremazade, la grossa pasticcera egiziana la quale, tra un biscotto al sesamo ed un babà, sogna di tornare al più presto al suo paese d?origine. Alì invece ha un altro sogno: restare in Italia e diventare un vigile. Preso dalla sua ?insana? passione conosce a memoria tutte le regole del codice stradale, tanto che tutti lo chiamano ormai Acì Babà.

Come ogni ragazzino, anche Alì sogna di avere un motorino ma la mamma non glielo vuole comprare, un pò per la naturale apprensione di tutte le mamme, un pò perchè non vede l?ora di riportarlo tra le palme del paesello nativo, dove è più utile possedere un bel cammello o un robusto paio di scarpe.

Nel quartiere vive anche, con la sua amichetta smorfiosetta, Pippo Grifo un grande appassionato di moto e di velocità, che svillaneggia continuamente Alì, sia perchè lo considera uno straniero, ?un extracomunitario?, sia perchè non possiede una moto bella e luccicante come la sua. Insomma: Alì non ha un motorino ma conosce tutte le regole dell?educazione stradale, invece Pippo Grifo ha una bella moto ma a lui le regole proprio non piacciono, tanto che una notte, esasperato dalle continue rampogne di Alì, decide di rubare tutti i segnali stradali della città.

A causa della mancanza di cartelli e di regole la città diventa una giungla ed anche il centauro sbruffone rischia di venire travolto e spiaccicato nel traffico impazzito. Solo con l?intervento di Alì, travestito da Acì Babà, il ?Grande Genio della Vigilanza? i cartelli torneranno nella città e la vita riprenderà a scorrere ordinata e tranquilla.

Lo spettacolo non si propone di sostituirsi ad una corretta e completa educazione stradale quanto piuttosto di stimolare i giovani spettatori, attraverso uno strumento divertente come il teatro, ad essere più ben disposti e curiosi nei confronti della necessità di questa educazione.

Lo spettacolo utilizza due espedienti narrativi particolarmente funzionali a questo tipo di operazione ludico/didattica: in primo luogo l?uso di una trama fiabesca universalmente conosciuta ma riadattata ad un ambito contemporaneo, senza con questo perdere gli snodi tipici della fiaba originale tanto cara ai bambini; in secondo luogo l?utilizzo di canzoncine e filastrocche utili a memorizzare in modo naturale e piacevole alcuni precetti basilari del tema trattato.

Articlolo scritto da: Comune di Arezzo