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CIGS e mobilità alle piccole imprese

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CIGS e mobilità alle piccole imprese

AREZZO – All''importante e innovativo accordo sono seguite, dopo un successivo incontro tra le parti, le modalità attuative che danno il via operativo alle piccole aziende in difficoltà. Abbiamo intervistato il segretario regionale FEMCA-CISL Marco Salvini che ci ha dichiarato: "Dopo molti proclami dei vari soggetti istituzionali possiamo dare il via definitivo all'attuazione del decreto sull'estensione degli ammortizzatori sociali cassa integrazione speciale e mobilita' per le imprese della provincia di Arezzo con meno di 15 dipendenti fino al 31/12/2006. "

D – Quindi un azienda con meno di 15 dipendenti da oggi puo' richiedere la cassa integrazione?
R -Certamente, l'unico vincolo e' che l'azienda appartenga ad uno dei settori previsti(tessile abbigliamento calzature ed orafo) ed i lavoratori devono essere dipendenti dall'azienda da almeno 90 giorni.

D – Qual'e' il trattamento di CIGS previsto per il lavoratore?
R – Lo stesso dell'industria pari a euro 819/62 mensili lordi.

D – Qual'e' il limite di tempo massimo per il quale si puo' richiedere la cigs?
R -Sei mesi (26 settimane anche non consecutive) per il 2005 e sia per il 2006.

D – Ci sono vincoli particolari per le aziende per ottenere il riconoscimento della CIGS?
D – Oltre alla corretta presentazione della domanda c'e' il vincolo della consultazione sindacale, che noi abbiamo cercato di snellire con un accordo siglato con le nostre controparti datoriali (Confartigianato,C.N.A, Confindustria ed A.P.I.) predisponendo una autocertificazione da parte dei lavoratori interessati da controfirmare presso le sedi di Cgil Cisl e Uil della provincia di Arezzo.

D – E' sato raggiunto un accordo anche per la mobilita'?
R – Si, anche se per la mobilita' e' destinato solo il 20% dell'intervento globale, comunque i lavoratori interessati in base all'eta' che può essere inferiore a 40 anni, oltre 40 anni fino a 50 e, infine, oltre 50 anni, avranno diritto rispettivamente a 6, 8 e 10 mesi d'indennita' che vale a tutti gli effetti anche ai fini pensionistici .

D – Qual'e' il suo giudizio su quest'accordo?
R – In Toscana ci sono gia' altre esperienze simili alla nostra, vedi Prato. Penso che l'accordo raggiunto sia importante perche' vede svolgere un ruolo attivo dalle parti sociali in un momento di difficolta' per molte aziende. Certamente e' necessario che le aziende si attivino per non fare perdere certi diritti ai lavoratori ed assumersi la responsabilita' che si sviluppino vertenze per il rispetto di certi adempimenti. Il fatto che le nostre controparti datoriali hanno firmato l'accordo e' per noi una garanzia. Dal momento che non ci sono costi per le aziende che attiverranno le procedure di Cigs, se non quelli delle marche da bollo, sarebbe grave che tali strumenti non fossero utilizzati solo per non conoscenza o pigrizia di qualche cattivo consigliere.

D – Cosa intende dire?
R – E' l'ora di uscire dai propri orticelli e dare maggiore fiducia alle parti sociali datoriali Cna,Confartigianato,Confindustria ed Api, ed alle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, e Uil che sono soggetti interessati allo sviluppo del territorio ed alla soluzione delle problematiche sociali.

D – C'e' quindi fiducia per il futuro?
R – I mesi che ci aspettano saranno mesi molto difficili per le aziende del nostro territorio, perche' gli effetti della delocalizzazione delle produzioni e' presumibile che si concretizzeranno soprattutto nel secondo semestre 2005. Se riusciremo a sviluppare accordi sul campo della formazione,della innovazione, se riusciremo a fare rete anche con le nostre controparti, penso che porteremo un contributo importante alla soluzioni di crisi aziendali della nostra provincia. L'accordo raggiunto sugli ammortizzatori sociali e' un primo piccolo passo in questo caso, anche se difensivo, verso il futuro.

Articlolo scritto da: Viaroma100.net