Home Attualità Grandi opere – Denuncia del WWF

Grandi opere – Denuncia del WWF

0

GRANDI OPERE
LA CORTE DEI CONTI CONFERMA IL RITARDO DELLE OPERE STRATEGICHE
WWF DENUNCIA LA PESSIMA QUALITA' DEI PROGETTI

"Se molte grandi opere non sono state realizzate in passato e stato per
cause di carenze progettuali dal punto di vista tecnico e ambientali che
impongono continui aggiornamenti dei costi, e una valutazione avventata dei
costi reali di realizzazione dei progetti (tant'e che gia dal maggio 2004
il CRESME e l'Ufficio Studi della Camera dei Deputati avevano valutato che
a 3 anni dall'approvazione delle infrastrutture strategiche i costi fossero
raddoppiati da 125 miliardi di euro a 231,5 miliardi). Con la legge
Obiettivo il Governo ha mescolato le carte in tavola, sbloccando le opere
sulla base di progetti preliminari sottoposto ad una valutazione d'impatto
ambientale semplificata.
Inoltre il Governo, incrociando valutazioni di sviluppo economico basate
piu sulla fiducia rispetto all'analisi dei costi e dei ricavi, tenta di
coinvolgere privati che pero rischiano l'affare solo se hanno le garanzie
che lo Stato copra le loro eventuali perdite e questo viene confermato dal
mancato decollo in Italia del Project Financing" commenta Gaetano
Benedetto, segretario aggiunto del WWF Italia, a chiosa della denuncia
della Corte dei Conti sullo stato dell'arte delle grandi opere.

La Corte dei Conti ha messo in luce le mancanze rilevate nella sua indagine
sullo stato di attuazione delle infrastrutture previste dalla legge
obiettivo, ovvero i ritardi delle progettazione, l'esitazione da parte di
banche e assicurazioni ad assumere i rischi connessi alla remunerativita
delle grandi opere e l'arretratezza rispetto al programma iniziale da parte
dei cantieri.

La valutazione della Corte dei Conti evidenzia problematiche ampiamente
anticipate data la documentata e dimostrata impossibilita d'investimento
sull'insieme delle oltre 250 opere definite dal CIPE strategiche e data
l'impossibilita di documentare flussi di traffico o redditivita di gestione
che giustifichino il coinvolgimento dei privati anche a lungo termine.
"La politica delle Grandi Opere, al di la della condivisione che si puo
esprimere su queste, -conclude Benedetto- rimane ancora tutta a carico del
pubblico con la dispersione di obiettivi che polverizza gli investimenti e
gli sforzi: tutto questo al di fuori di un piano organico di riferimento."

Articlolo scritto da: WWF Toscana