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Il Gruppo UDC in Consiglio Comunale

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Appena tre settimane fa il gruppo consiliare UDC per Arezzo, aveva espresso, in maniera forte, le proprie preoccupazioni sulle sorti di un consiglio sempre più lacerato dalle dispute interne e da conflitti manifesti nei confronti del Sindaco, che rischiano, per il centrodestra, di compromettere i futuri quattro anni di governo della città.

La reazione, fintamente sorpresa e sdegnata di molti, a destra e sinistra, fu immediata: venimmo accusati di sollevare un polverone per cercare nuovi incarichi, fummo posti nell?occhio del ciclone.
La sinistra, scoperto l?inciucio, reagì stizzita: oggi, finalmente, a partire dai Ds, viene a galla tutto il ?lavorio? sommerso, che conferma i nostri sospetti.
Per contro, alla nostra richiesta di verifica, da parte di alcuni nel centrodestra si cadde dalle nuvole: ?di verifica non c?è bisogno, non ci sono grossi problemi?, ?noi siamo sempre leali e fedeli al Sindaco e a lui rispondiamo?.
Adesso, gli stessi alleati che accusavano l?Udc, hanno presentato la ?lista? delle richieste: una bella fetta di potere e una testa di assessore sul vassoio per saziare gli appetiti dei gruppetti. Così, magari, da domani saranno tutti insieme, di nuovo riuniti, facendo finta di niente e alla faccia degli elettori che si interrogano ancora se esiste nella maggioranza un progetto politico comune e condiviso.
Avanti tutta, non è successo nulla di grave? fino alla prossima rissa.
Sono bastate, dunque, poche settimane, per far capire agli aretini che il quadro che, come Udc, avevamo pacatamente dipinto, è nella realtà molto più fosco: in mancanza di un chiarimento politico nella maggioranza, che come detto alcuni hanno rifiutato, sono emersi in maniera scomposta tutti i malesseri che si agitano in Comune, a destra come del resto a sinistra.
Richieste di dimissioni, consiglio comunale e commissioni bloccate, veti incrociati, alleanze sgretolate, missioni segrete politicamente suicide in cerca di alleanze improbabili: questi i risultati quando non si cerca la strada del confronto leale e trasparente all?interno delle coalizioni politiche.
L?attività consiliare dell?Udc, è invece approdata, in quest?anno di lavoro, a numerosi importanti risultati che, tra l?altro, hanno evitato successivi ?imbarazzi? per decisioni che potevano essere frettolose: basti pensare ai contributi forniti nell?approvazione di pratiche delicate come il contratto di Quartiere di Pescaiola, la Variante ?Uno a Erre?, l? ingresso del socio privato in ?Aisa?, solo per citarne alcune.
L?Udc è sempre stato un alleato leale per questa maggioranza: anche quando c?erano da dire cose ?scomode? lo si è fatto pubblicamente e con correttezza, sempre alla luce del sole, seguendo le istanze dei nostri elettori e la linea politica programmatica del Sindaco.
Rammarica constatare che tale trasparenza nei comportamenti e nei ragionamenti (inspiegabilmente) non ha pagato. Non ci hanno ascoltato gli alleati, che sprofondano nelle ?sabbie mobili? dei conflitti interni ai gruppi, dove più ci si muove e più si complicano irrimediabilmente le situazioni.
Non ci ha ascoltato il Sindaco, che invece di cercare (e pretendere) un confronto con le forze che lo sostengono, ha fatto un?uscita assolutamente temeraria e poco ?ortodossa?, che lascia fortemente perplessi sia per le motivazioni addotte che per non averne informato alcuno.
Noi a questa impostazione non ci stiamo: siamo alleati leali, ma non accettiamo di essere ignorati o scavalcati.
L?Udc è aperta ad un confronto serio, che cerchi concretamente di risolvere i problemi e non di nascondere lo sporco sotto il tappeto.
Se qualcuno ancora crede in questo metodo costruttivo, l?unico percorribile in democrazia, troverà in noi la massima disponibilità, per il resto?giudichino i cittadini.

Articlolo scritto da: Comune di Arezzo