I consiglieri comunali di Rifondazione Comunista Alfio Nicotra, Franco Dringoli e Marco Bianchi hanno rilasciato la seguente dichiarazione:

Bene hanno fatto i gruppi dell'Unione in consiglio comunale a rifiutare la manovra del sindaco Lucherini che aveva l'obiettivo di dividere l'opposizione. Una manovra infelice, che la dice lunga sulla logica che ispira il capo dell'amministrazione di centrodestra.
Questa vicenda però evidenzia problemi anche nel centrosinistra che solo il senso di responsabilità delle forze politiche tenute all'oscuro di questo episodio hanno fino ad oggi contenuto.
C'è una tendenza – più in via San Agostino, molto meno nel gruppo consiliare della quercia costretto però ad "inseguire" il proprio segretario provinciale- a vivere con fastidio il rapporto con gli alleati, spesso alternando un atteggiamento di sufficienza con vere e proprie imprudenze. C'è poi una tentazione, su alcune questioni, a saltare completamente il rapporto con gli altri partiti dell'Unione e a trattare direttamente con il centrodestra.
Non si tratta solo dell'episodio che ha al centro la politica urbanistica cittadina, ma ce ne sono anche altri.
Per esempio in consiglio provinciale i Ds, tenendo all'oscuro tutti gli altri, hanno stipulato un patto con An, Udc e Forza Italia per l'elezione del difensore civico provinciale e del suo vice. Un fatto gravissimo e sleale che sembra preveda il ricambio di "cortesie" al consiglio comunale di Arezzo, chiamato nelle prossime settimane a votare il nuovo difensore civico comunale.
Vogliamo essere chiari : gli accordi istituzionali si possono anche fare ma alla luce del sole e non marginalizzando le forze alleate. La vicenda del difensore civico provinciale e quella dell'incontro segreto con Lucherini pongono come non più rinviabile l'avvio di un chiarimento politico che auspichiamo fraterno ma necessariamente severo.

Gruppo consiliare Rifondazione Comunista/Sinistra Europea

Articlolo scritto da: Comune di Arezzo