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Il Natale di Harry

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Il Natale di Harry

Prende il via la Stagione di Prosa 2005/2006 del Teatro Bicchieraia, organizzata dal Comune di Arezzo, Assessorato alla Cultura e Spettacolo, con lo spettacolo IL NATALE DI HARRY, interpretato da Andrea Biagiotti, in scena al Teatro Comunale della Bicchieraia, lunedì 19 dicembre 2005, alle ore 21.00.

La vendita dei biglietti viene effettuata presso il Servizio Informagiovani del Comune di Arezzo (Piazza Guido Monaco, 2, tel. 0575 377868), dal lunedì al venerdì, dalle ore 10,30 alle ore 18,30.

Nel giorno di spettacolo la vendita è effettuata presso il Servizio Informagiovani dalle ore 10,30 alle ore 18,30 e presso il botteghino del Teatro Bicchieraia dalle ore 18,30 alle ore 20.45.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare il Servizio Attività Teatrali e Musicali del Comune di Arezzo, tel. 0575 377503-377505-377442.

Note artistiche dello spettacolo:

IL NATALE DI HARRY
di: Steven Berkoff
con: Andrea Biagiotti
regia: Alessandra Bedino
produzione: Libera Accademia del Teatro

Nei giorni che precedono il Natale nessuno può dirsi davvero immune dall?angoscia, nessuno è davvero al sicuro dall?attacco frontale della banalità più melensa, del buonismo più ipocrita.

Per chi poi, come Harry, non ha ammortizzatori adeguati (una famigliola numerosa o ?almeno? un partner oppure, al limite, un nugolo di amici chiassosi tra cui mimetizzarsi) l?impatto è ogni anno ad alto rischio, un rischio che va affrontato tutto da soli?.o quasi.

Quattro giorni prima di Natale: Harry, single londinese senza 'segni particolari', passa in rassegna i biglietti di auguri che gli sono arrivati.

"Il Natale è rivelatore…. e se non ricevi che sei miserabili bigliettini …. Il Natale sembra fatto apposta per farti sentire che non esisti… è come una valanga che ti viene addosso… vorresti scappare, ma non c'è un buco dove nasconderti…."

Comincia così per lui uno sfiancante e demenziale dialogo con se stesso, con quella parte di Harry cioé che ancora si affanna a risalire la voragine della nevrosi e della solitudine.

Il Natale di Harry non è uno spettacolo di narrazione (che ultimamente sembra essere l?unica modalità per un attore di presentarsi in scena).

E? un vero spettacolo d?attore, dove la storia c?è ma non si narra, si ?vive?; dove cioè il lavoro sul personaggio sta al centro di tutto; dove parola e azione si intrecciano per far assaggiare al pubblico i molti ?sapori? della storia: il comico, il patetico, il grottesco, il drammatico.

Il Natale di Harry riesce a far ridere di gusto centrando in pieno il cuore del problema: la nostra solitudine, ovvero una delle principali fonti di ispirazione della drammaturgia contemporanea, da Beckett a Pinter a Bennett, solo per restare in Inghilterra.

Il testo di Berkoff del resto, prima ancora che da un drammaturgo (e uno dei più interessanti e quotati della scena europea), è chiaramente scritto da un attore (straordinario tanto in teatro quanto in cinema); e proprio per questo è un ?piatto prelibato? per qualsiasi interprete.

Articlolo scritto da: Comune di Arezzo