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Sinistra contro aumento dei buoni mensa

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Le forze del centro sinistra puntano ancora l?indice sui servizi scolastici con particolare riferimento all?aumento del buono mensa da parte del Comune di Arezzo. ?Questo è un dato di fatto incontestabile? sostiene Donella Mattesini, ? Il costo del buono mensa è passato da 3,97 agli attuali 4,50 euro. Inoltre lo scorso anno esistevano sgravi sul secondo figlio che adesso non ci sono più. A tutto questo aggiungiamo l?aumento della tassa di iscrizione alle scuole elementari e medie che passa dai 10 ai 20 euro e l?introduzione del costo di 15 euro per coloro che usufruiscono del tempo prolungato. Abbiamo chiesto la convocazione della Commissione Consiliare per chiedere la revoca del provvedimento e trovare insieme nuove soluzioni. Ci risulta che alcuni genitori per protesta hanno deciso di mandare a scuola i figli con il panino e non con il buono mensa. La lettera del Comune con cui si invitano le direzioni didattiche a tenere separati i bambini che utilizzano il buono mensa da quelli che si portano il panino da casa si commenta da sola.? Edy Bacci sostiene che ?è una vera e propria dismissione dei servizi scolastici. I comitati mensa non vengono più riuniti. Ci chiediamo per quale motivo vista l?importanza che essi rivestivano?. Anche Alfio Nicotra chiede a gran voce che ?si torni al costo del buono mensa e della retta scolastica dello scorso anno. Occorre tutelare i minori e non specularci sopra. Vorrei inoltre far presente che i parametri ISE sono ancora fermi al 1999 e l?inflazione è andata avanti. I servizi per l?infanzia devono essere visti come una risorsa e non come un peso.? Marco Manneschi ha sottolineato il fatto ?che da anni c?è stato un calo degli investimenti del Comune nei servizi scolastici?. Infine Alessandro Caporali che spera ?con la mobilitazione dei genitori e con una mozione specifica, di far tornare il Comune sui suoi passi. Inoltre è inconcepibile tenere separati i bambini che hanno il buono mensa da chi invece non lo ha. Va contro qualsiasi principio pedagogico.?

Articlolo scritto da: Comune di Arezzo