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10 Elefanti prigionieri

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Sull'isola di Sumatra non vi è più spazio per animali come gli elefanti. Le
immagini scioccanti di 10 elefanti di Sumatra, una specie particolarmente
colpita dalla pesante deforestazione attuata negli ultimi decenni dal
Governo indonesiano, trovati dal WWF incatenati ad alcuni alberi senza cibo
nè acqua nell'area di Riau, all'interno della Foresta di Libo, uno dei pochi
rifugi di questa specie nel cuore dell'isola di Sumatra, ne sono la triste
riprova.

Il WWF denuncia una situazione drammatica: dell'elefante asiatico
sopravvivono all'incirca tra i 2.400 ed i 3.350 individui. Gli esemplari
fotografati dal WWF erano stati scacciati dalla loro foresta ormai
sistematicamente distrutta per lasciar spazio a coltivazioni di olio di
palma e produzione di polpa di legno. Catturati e feriti sono rimasti per
giorni incatenati agli alberi per impedire che invadessero campi coltivati e
villaggi. Recentemente erano stati trovati altri 6 elefanti morti ai bordi
delle piantagioni di palma da olio a nord di Sumatra, probabilmente
avvelenati in seguito all'invasione nelle piantagioni.

Negli ultimi 7 anni la popolazione di elefante di Sumatra nell'area di Riau
è crollata da 700 individui ai 350 di oggi, che il WWF indica come la
diretta conseguenza di un'escalation di conflitto tra le attività umane
incontrollate e le necessità ambientali delle specie selvatiche. Un
conflitto che potrebbe essere superato, come è avvenuto in altre aree
protette del mondo, dall'applicazione da parte del Governo locale di un
apposito Protocollo di Mitigazione dei Conflitti uomo-elefante approvato nel
2004 ma ancora mai attuato, una serie di regole che consentirebbero di
rispettare lo spazio vitale naturale degli elefanti.

Infatti, fino ad oggi, rispetto agli oltre 100.000 ettari protetti proposti
del Parco nazionale di Tesso Nilo, nel cuore dell'isola di Sumatra, solo
38.000 sono realmente protetti. Il governo giustifica la cattura degli
elefanti con la volontà di trasferire gli animali in altre aree per poter
proseguire con l?attività di deforestazione. La Foresta di Libo è uno degli
ultimi rifugi dell'elefante indonesiano ed è sottoposta ad una pesantissima
deforestazione per lasciar spazio a piantagioni spesso senza i permessi
necessari.

Il Santuario di Balai Raja, situato nell'ambito della foresta di Libo
proteggeva nel 1986, anno della sua istituzione, circa 16.000 ettari di
foresta. Oggi la foresta si è ridotta a soli 260 ettari: una multinazionale
di produzione di carta, l?Asia Pulp and Paper (APP), utilizza nella sua
struttura di Riau il legno proveniente dalla foresta di Libo.

Il WWF ha chiesto lo stop immediato delle attività illegali di
deforestazione, di sfruttamento e di conversione di quest'area protetta in
piantagioni di olio da palma. E? stato chiesto anche un immediato ricovero e
cura per gli elefanti catturati che già mostrano segni di ferite e infezioni
prodotte dallo stato di prigionia. Le autorità locali non hanno infatti
personale adeguato per provvedere a questi animali e il WWF è pronto ad
intervenire direttamente. Giovedì prossimo è previsto un incontro con le
autorità locali e le squadre operative nate dalla collaborazione tra il WWF
e un'agenzia di conservazione locale per affrontare l'emergenza elefanti
nella provincia di Riau.

Roma, 24 marzo 2006
Ufficio stampa WWF Italia – Cristina Maceroni – tel. 06-844.97.377, 213, 265
In allegato, le foto degli elefanti catturati e feriti. E? disponibile una
scheda informativa sulle Foreste di Sumatra.

Articlolo scritto da: WWF Italia

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