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Restituire il Teatro Petrarca alla citta

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Negli indirizzi programmatici che stanno emergendo in previsione delle elezioni amministrative di Arezzo, l?attenzione è, ovviamente, concentrata sui problemi della gestione del territorio e sui problemi sociali, da una parte per le vicende che hanno portato alle dimissioni della Giunta Lucherini, dall?altra per la gravità della situazione sociale, conseguente alla finanziaria del governo Berlusconi unita alla grave crisi economica ed occupazionale.
Rischia di passare in secondo piano il problema della cultura e delle politiche culturali, che, invece, ritengo non un?appendice, ma un elemento di qualificazione di una politica, tanto più per una città come Arezzo.
Il laboratorio programmatico dei Comunisti Italiani di Arezzo, proprio tenendo conto della situazione finanziaria, ritiene che la politica culturale necessiti di scelte precise e qualificanti e per questo individua nel rilancio e nella qualificazione dei servizi culturali una delle priorità. Meno eventi spettacolari di carattere televisivo, che non creano cultura e non lasciano segni tangibili nella realtà locale; più servizi, più strutture e più aperte, come punto di riferimento di un sistema della cultura che valorizzi le risorse locali, senza per questo chiudersi in superati e miopi municipalismi.
Personalmente vorrei porre un primo problema concreto alla nuova amministrazione: la restituzione alla città del Teatro Petrarca. Una città come Arezzo non può fare e meno del suo teatro. Purtroppo ancora oggi non sembra essere definita una strada e tempi certi per il suo recupero. La nuova amministrazione dovrà con decisione affrontare il problema con la proprietà cercando soluzioni condivise, ricercando anche il coinvolgimento di risorse private. Ma il Comune ha anche il dovere, ed ha gli strumenti, per imporre soluzioni nell?interesse della collettività.
Sappiamo che i costi dell?operazione di recupero del Teatro Petrarca sono consistenti e non siamo in periodo di vacche grasse. Ma, come ricorda spesso il mio amico regista Maurizio Scaparro, la cultura costa, ma l?incultura costa ancora di più.

Partito dei Comunisti Italiani
Gruppo Consiliare della provincia di Arezzo
Il Capogruppo
Giorgio Renzi

Articlolo scritto da: Comunisti Italiani

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