Home Cultura e Eventi Cultura A Brescia le formelle di Annigoni

A Brescia le formelle di Annigoni

0
A Brescia le formelle di Annigoni

Firenze – Era il 1944 quando furono esposte per la prima e unica volta in una mostra alla Galleria Gonnelli di Firenze. Da allora erano semplicemente scomparse. Oltre sessanta anni dopo, tornano alla ribalta cinque preziose formelle in terracotta create da Pietro Annigoni durante la guerra.
Saranno esposte da domenica in una nuova mostra (11 giugno – 29 luglio) dedicata al grande artista fiorentino dalla galleria ModenArte di Iseo (Brescia). Si tratta di cinque bassorilievi di piccole dimensioni (il diametro è inferiore ai dieci centimetri), che raffigurano per due volte San Giovanni Battista, una Testa di uomo non meglio precisato, Il Giuntini e una Salomè danzante. Annigoni le realizzò nel suo studio fiorentino e sono piuttosto rare, perché se di dipinti dell’artista ne esistono tantissimi, la produzione di formelle si limitò a poche decine di esemplari.
Intitolata Solitudine della realtà, la mostra è curata da Silvia Arfelli (catalogo Modenarte, pagine 64, € 25) e oltre alle formelle presenta 28 dipinti, molti tra i più noti. Tra gli altri, lo studio del Cinciarda, l’opera più conosciuta fra le tante dedicate da Annigoni alla gente del popolo; Anacoreti nel deserto, il suo capolavoro assoluto; Natura morta con unicorno, d’ispirazione mitologica greco-romana e di clima apocalittico; La grotta di Platone, da cui emerge il fascino per i grandi pensatori che Annigoni subì e coltivò nel solco delle sue vaste curiosità intellettuali. E poi ritratti, paesaggi, nudi e un magnifico autoritratto del 1985.
E’ una delle più importanti tra le molte esposizioni dedicate in questi anni all’artista che Bernard Berenson definì non solo il più grande dell’intero Novecento, “ma anche in grado di competere alla pari con i più grandi di tutti i secoli”. Solitudine della realtà allude alla dimensione esistenziale disperata di cui Annigoni soffrì profondamente e che riversò a piene mani nelle opere.
Solitudine, ricorda la curatrice, mista a una pietas di derivazione insieme mistica e romantica, che collocava prepotentemente Annigoni sulla scia dei grandi del passato. Solitudine, aggiunge, che fu per lui anche un’esperienza privilegiata, che gli consentì di riflettere e di meglio comprendere il rapporto con se stesso e con il mondo.
Tra le altre opere in mostra: Autoritratto giovanile, Ritratto del Padre, Autoritratto, Presso Viareggio, La morte di Giuda, Torre del lago Puccini, Somaén, Ponte a Cagnano, Studio per solitudine, Londra, S. Antonino, Paesaggio, Eremita n. 2, Nudo femminile. Sono lavori per lo più di piccole e medie dimensioni, ma da cui scaturisce tutta la forza espressiva dell’artista: oli, chine, tempere, sanguigne e acquerelli, che furono una delle tecniche privilegiate da Annigoni,

Galleria ModenArte, Vicolo Portelle n. 8 (angolo Piazza Garibaldi), Iseo (Brescia)
Tel. 059.367470, Fax 059.373841, Email: [email protected], Web: www.modenarte.com
Orario: martedì – venerdì 18 – 22, sabato e domenica 10 – 12,30 e 15 – 22
Ufficio stampa: Catola & Partners, Tel. 055.5522867, 055.5522892 E-mail: [email protected]

Articlolo scritto da: Catola & Partners