La Regione Toscana, in seguito alle numerose richieste di chiarimento sul rischio biologico legato al virus dell?influenza aviaria, ha inviato alcune importanti precisazioni ai dipartimenti di prevenzione delle Usl regionali e agli uffici competenti di tutti i Comuni.
?L?interesse ? si legge nella nota della Regione ? è attualmente confinato alle specie di volatili selvatici che presentano un rischio più elevato con riguardo all?influenza aviaria, di cui alla Decisione della Commissione 2005/726/CE del 17 ottobre 2005, nonché il Cigno reale (Cygnus olor) Mute swan ed altre specie di cigni, ardeidi (aironi, garzette) e falacrocoracici (cormorani), così come indicato dal Ministero della Salute con nota prot. DGVA.VIII/40120/P-I.8.d/108 del 11/11/2005.
Non rappresentano un rischio i piccioni o altri piccoli uccelli che vivono in ambiente urbano, per i quali non è necessaria alcuna forma di particolare attenzione.
Nel caso di rinvenimento di volatili acquatici selvatici morti, dovranno intervenire i Servizi Veterinari delle Az. UU.SS.LL.
Nel caso di richieste per il recupero di volatili morti non appartenenti alle specie a rischio sopra indicate, dovranno essere interessate le autorità comunali per il recupero e lo smaltimento ad opera dei servizi ecologici ed ambientali?.
Articlolo scritto da: Comune di Arezzo