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Azione Greenpeace a Porto Tolle

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Azione Greenpeace a Porto Tolle

ROMA – Il WWF esprime solidarietà a Greenpeace e invita a considerare attentamente e nel loro merito le motivazioni che hanno portato all'azione dimostrativa odierna a Porto Tolle, dove l’Enel ha intenzione di sostituire l’attuale centrale con una a carbone.

“Non esiste carbone pulito che tenga di fronte all'emergenza climatica – ha dichiarato Michele Candotti, segretario generale del WWF Italia – Per quanto i miglioramenti tecnologici permettano di innalzare l’efficienza di una centrale a carbone, le emissioni specifiche di questa tecnologia rimangono sensibilmente le più elevate nell’ambito dei combustibili fossili.

Per effetto del meccanismo di regolazione ambientale dell’emission trading, la conversione o la realizzazione di nuovi impianti a carbone determina un costo ambientale ben identificabile in termini economici. Un costo che si cerca di far pagare ad altri: è quello che sta succedendo nel Piano Nazionale di Assegnazione delle Emissioni che stiamo per mandare a Bruxelles e dove, per volontà del Ministero dello Sviluppo Economico, si sono spostate delle quote di CO2 a favore del carbone, togliendole agli impianti CIP6 che se le faranno lautamente pagare dai consumatori in bolletta. Contestualmente le società di produzione elettrica realizzeranno generosi profitti determinati dal differenziale di prezzo tra il gas, appunto, e il carbone. Costi pubblici e dei cittadini, dunque, e benefici privati.

Il futuro non è nel ritorno al passato e le politiche a favore dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili possono essere considerate un di più: scegliere di combattere i mutamenti climatici e di garantirsi una vera sicurezza energetica oggi vuol dire decisamente ‘no’ al carbone che non può considerarsi una fonte energetica ‘sicura’ ma anzi potrebbe rendere il paese vulnerabile rispetto ai mercati di approvvigionamento, sottoposti a pressione da parte di paesi ad elevata crescita come Cina ed India. Scegliere il carbone oggi vuol dire non tener conto della capacità di carico della terra e provocare l’impatto sui sistemi naturali, sulla loro integrità e capacità di fornire beni e servizi essenziali”.

Articlolo scritto da: WWF