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CAT: no all’areoporto in valdichiana

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Non ha avuto vita facile la Cat ma lo scatto alla ripresa è stato bruciante: nella prima seduta dedicata alle osservazioni al Piano Strutturale, la Commissione assetto del territorio ne ha esaminate quasi un migliaio. “E contiamo di terminare il lavoro entro la fine dell’anno” dichiara il Presidente Mario Bruni. Compito non facile: sono oltre 2.700 pratiche. Ma il ritmo di lavoro è già stato impostato: due riunioni alla settimana fino ad esaurimento delle osservazioni. “Quello che più conta – sottolinea Bruni – è lo spirito positivo e responsabile che è emerso all’interno della Commissione. Tutti i consiglieri hanno perfettamente compreso l’aspettativa della città ed il valore fondamentale del Piano Strutturale e degli strumenti che ne deriveranno”. Ed il presidente della Commissione valuta così “serrato, approfondito e concreto” il dibattito nella nuova Cat.

Un dettaglio che spiega la cifra di quasi 1.000 osservazioni in una sola seduta: quasi 900 erano dedicate ad un solo problema e cioè al tracciato della SS 71 nella zona di Ripa di Quarata.
“Nel complesso – precisa Bruni – abbiamo affrontato alcuni temi legati alla questione mobilita’ed in particolare: aeroporto, tracciato complessivo della SS 71 nel territorio del comune di Arezzo, tracciato nel dettaglio ancora della SS 71 a Ripa di Quarata”.

Aeroporto: non si decollerà dalla Valdichiana. “La Commissione, sostanzialmente accogliendo le osservazioni dei cittadini, ha detto no alla previsione di un nuovo aeroporto in Valdichiana e l’impegno dell’Amministrazione, per l’eventuale individuazione di una soluzione alternativa all’attuale, sara’ di avere un’analisi attenta sulla reale necessita’ di tale struttura rispondente alle esigenze del territorio e della sua economia. Una soluzione, questa, che se attuata permettera’ in futuro di destinare l’area di Molin Bianco a grande parco alla periferia della città, come per altro previsto dal Piano Strutturale.”.

Dal no all’aeroporto al si alla SS 71: “questa – commenta Mario Bruni – sarà un’infrastruttura vitale non solo per la città di Arezzo ma per il tessuto economico e sociale di un’area ben più vasta”. Disco verde quindi al percorso, ancora da precisare nel dettaglio, che dal tratto casentinese tende a collegare le aree industriali, l’interporto e tutte le principali direttrici con l’autostrada e con la Due Mari, canalizzando tutto il traffico pesante lontano dai centri abitati. Tutto bene, quindi, così come per l’area di Ripa di Quarata. “Anche in questo caso – commenta il Presidente della Cat – abbiamo sostanzialmente accolto le osservazioni dei cittadini ed il tracciato verrà quindi rivisto di concerto con l’Amministrazione Provinciale, con l’obiettivo non soltanto di salvaguardare questa realtà urbana ma anche di determinare il minor impatto ambientale possibile e cercando di non interferire, se possibile, con l’area delle cave, consentendo in futuro la sua trasformazione nel più grande parco presente nel territorio del comune di Arezzo. Scelta urbanistica fondamentale che rappresenta anche il riconoscimento del disagio a cui, per molto tempo, sono stati soggetti gli abitanti di questa zona”.

Quindi niente trionfalismi ma moderato ottimismo e martedì la Cat tornerà nuovamente al lavoro per proseguire l’esame delle osservazioni.

Articlolo scritto da: Arezzo