La LAV esulta per la fine anticipata a questa sera della trasmissione "Reality Circus" di Canale 5 che segue quella recente, alla terza puntata, del serale "Wild West" di RaiDue.
"Essere contro gli animali non paga nemmeno in termini di ascolto – ha detto Gianluca Felicetti, presidente della LAV – è stata punita dagli spettatori anche la scelta di esibire tigri ed elefanti imprigionati o proporre pratiche vietate nel nostro Paese come il taglio delle orecchie dei vitelli. Gli autori e la conduttrice Barbara D'Urso, che appena un mese fa aveva definito irrinunciabile l'uso di animali nei circhi perché i bambini se li aspettano e questa è la tradizione, non perdano ora l’occasione di riflettere sull’infelice scelta televisiva di usare degli animali come attrazione".
Aldilà di questi due episodi la LAV rilancia, ai Ministri delle Comunicazioni Gentiloni, dello Spettacolo Rutelli e dell'Ambiente Pecoraro Scanio, la proposta di varare un rigido codice sull'uso degli animali in tv e cinema che escluda, fra l'altro, il ricorso agli animali selvatici e detti regole sulla presenza di quelli domestici.