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Conferenza sindaci della zona aretina

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Il documento è pronto. Verrà presentato a Palazzo Fossombroni il 2 febbraio. Quindi verrà deliberato ed adottato da tutti i Consigli Comunali della Zona Sociosanitaria Aretina. E cioè Arezzo, Subbiano, Capolona, Castiglion Fibocchi, Monte San Savino e Civitella.
Si tratta di un documento fortemente innovativo: la Carta di cittadinanza sociale. Il suo obiettivo? Sperimentare strumenti di tutela sociale ed iniziative di partecipazione per l?attivazione di una governance ?partecipata e condivisa?.
All?iniziativa del 2 febbraio, in programma alle 15.30 a Palazzo Fossombroni, interverrà l?assessore regionale alle politiche sociali Gianni Salvadori. Con lui Valter Bondi (Assessore Comune di Subbiano, Referente del progetto e Vicepresidente della Zona Aretina della Conferenza dei Sindaci); Giuseppe Matteucci (Assessore Comune di Arezzo e Presidente della stessa Zona); Giovanna Faenzi (Dirigente Politiche Sociali della Regione Toscana); Tiziano Vecchiato ( Direttore Fondazione Zancan); Angelo Lippi ed Enrico Stenico della Fondazione Zancan.
Il termine ?cittadinanza? è tradizionalmente pensato in relazione ai diritti. Nella Carta per la cittadinanza sociale questa prospettiva assume un respiro più ampio ed innovativo in quanto i diritti sociali si collegano strettamente ai doveri di solidarietà nella comunità locale in un sistema di Welfare fondato su un incontro tra diritti e doveri sociali.
In questo modo diventa concreta la possibilità di costruire un nuovo ?welfare locale? che prenda origine non dall?organizzazione attuale dell?offerta possibile, ma dalle ?domande dei cittadini?, fino a giungere alla definizione di un sistema di inclusione e promozione sociale e non di assistenza.
Molti sono i valori alla base del patto di cittadinanza. Vengono definiti diritti e doveri nella fruizione di un servizio: la Carta prevede quindi livelli essenziali per tutti e l?individuazione e sviluppo di criteri per valutare la tutela percepita dalla Comunità. Obiettivi della Carta sono quelli di perseguire eticità, equità e legalità come caratteristiche essenziali del servizio alla persona. Si tratta poi di garantire trasparenza nell?utilizzo delle risorse adottando strategie di controllo in grado di individuare i risultati raggiunti. Fondamentali sono la semplificazione di procedure e regolamenti, al fine di permettere un reale controllo ed un?effettiva verifica dei risultati e della qualità di quanto proposto.
La Carta prevede poi strategie di inclusione, politiche di integrazione e di attenzione, la qualificazione del welfare locale attraverso l?ottimizzazione e la valorizzazione dei percorsi di concertazione; la condivisione delle risorse disponibili; lo sviluppo di flessibilità, tempestività ed accessibilità ai servizi.

Articlolo scritto da: Comune di Arezzo