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Consiglio Comunale: atti approvati

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Scale mobili: nuovo uso e razionalizzazione dei costi
Marco Tulli (Verdi) ha voluto impegnare la Giunta a verificare la possibilità di trasformare il funzionamento attuale delle scale mobili da continuo a discontinuo, in particolare che muovano solo al passaggio degli utilizzatori. Questo sia per evitare la loro usura che per esigenze di risparmio energetico. Per queste ultime, Tulli ha chiesto l’avvio di uno studio per giungere a un impianto alimentato da pannelli solari fotovoltaici esaminando l’esistenza o meno di linee di finanziamento dall’Unione Europea. Tra le idee, anche quella di avviare un progetto per creare uno spazio espositivo usufruibile in maniera gratuita e a rotazione per artisti singoli o associazioni. Una vetrina che sia una vera e propria galleria d’arte contemporanea.
Ghinelli (An) si è detto d’accordo sull’uso, una volta fatta le verifiche economiche, dei pannelli fotovoltaici. Contrario, invece e per motivi di sicurezza, sull’uso discontinuo delle scale mobili. Inoltre con questo uso non si otterrebbe un risparmio energetico significativo. Il sistema di manutenzione è indubbiamente costoso ma avere cancellato il parcheggio scambiatore a valle di via Tarlati ha creato seri problemi.
Nicotra (Prc) ha suggerito di far intervenire l’assessore Dringoli ed il Sindaco su questo tema.
L’assessore Dringoli ha quindi affermato che le scale mobili hanno rilevanti costi di gestione e che l’Amministrazione sta studiando un progetto di ristrutturazione anche per far fronte ai continui guasti. E’ stato sottoscritto un nuovo contratto con la società che si occupa di manutenzione: interventi più rapidi e penali in caso di ritardi. Non si riesce ad eliminare il cigolio e questo rimanda ad alcuni problemi originari dell’impianto e quindi ad elementi strutturali che devono essere approfonditi. Quanto al possibile risparmio energetico, la strada migliore non sembra quella della discontinuità ma la forte decelerazione nei momenti di mancata utilizzazione.
L’assessore Brezzi ha ricordato che c’è la disponibilità di artisti locali ad esporre loro opere nella galleria delle scale mobili.
L’atto di indirizzo è stato approvato a maggioranza.

Aeroport: "irregolarità in terra ed in cielo"
Roberto Barone, dei Ds, ha voluto sollecitare la messa in campo di tutte le iniziative possibili per garantire gli adeguati controlli sulle attività dell’aeroporto di Molin Bianco sia da parte degli enti preposti quali ENAC ed ENAV, sia grazie a nuove forme da studiare d’intesa con il Comitato Cittadino per la Sicurezza Pubblica e gli organi di polizia, al fine di garantire la sicurezza e l’incolumità dei cittadini. Barone ha ricordato una serie di episodi che hanno caratterizzato l’aeroporto: la caduta di un Cessna con 3 persone a bordo (diretto ad Arezzo in un giorno di chiusura dell’aeroporto), le evoluzioni acrobatiche aeree nel 2004 che determinarono le proteste dei cittadini e che vennero sospese dall’Enav, gli abusi edilizi nell’aprile 2004 con la costruzione di un nuovo hangar, l’inesistenza di un sistema antincendio idoneo. Si è anche parlato di forze speciali militari che si allenerebbero nei nostri cieli prima di missioni all’estero.
Ghinelli (An). L’atto di indirizzo di Barone “non trova una legittimazione in questa sede dato che si parla di un terreno demaniale”. Bisogna quindi rivolgersi all’Enac ed il Consiglio comunale non può prendere in esame questo argomento. “Credo che da parte di Barone, nella ricostruzione delle vicende, ci sia poi un interesse personale specifico in quanto Presidente del Comitato cittadino che si oppone all’ampliamenti dell’aeroporto”.
Giorgetti (Fi). Ha concordato con Ghinelli sulla “illegittimità attiva” ed ha richiamato l’attenzione sulla necessità di atti concreti. “E’ superficiale e quasi ridicolo pensare di impedire i voli”
Bianchi (Prc) ha sottolineato come Barone abbia fornito un quadro assolutamente preoccupante che deve indurre l’Amministrazione ad assumersi responsabilità ben precise, visto che parliamo anche dell’incolumità dei cittadini.
Salvicchi (Ds) ha ricordato come Barone abbia messo il Consiglio nelle condizioni di discutere su ciò che è avvenuto e sta avvenendo all’aeroporto. “Non è pensabile che non si possa legittimamente discutere di questi problemi”.
Tulli (Verdi) ha ringraziato sia Barone sia il Comitato che si è battuto in questi anni. “Elementi di democrazia e di partecipazione”.
Pier Luigi Rossi (Fi). Ha definito “superficiali, infondate e offensive” le affermazioni di Barone
L’atto di indirizzo è stato approvato a maggioranza.

Indennità agli amministratori: "risparmi significativi"
Marco Manneschi di Città aperta ha proposto al Consiglio Comunale di rideterminare le proprie indennità affinché il risparmio complessivo a partire dal 2007 sia “significativo” rispetto all’anno 2005 con il vincolo di destinare le risorse recuperate a finalità sociali. Altrettanto con le proprie indennità dovrebbero fare la Giunta e lo stesso Consiglio per i rappresentanti in enti, società e istituzioni partecipate e controllate dal comune. “Non dobbiamo avere paura a dare l’esempio per ricondurre i costi della politica ad una dimensione di compatibilità sociale”. La quantificazione del risparmio dovrà essere fatta una volta conosciuto il testo definitivo della Legge Finanziaria.
Gasperini (Ds) ha presentato un atto d’indirizzo che “intende ampliare la materia proposta da Manneschi”. Nell’ultimo decennio gli enti locali hanno avuto maggiori competenze ma minori risorse e questo ha determinato anche una riduzione dei servizi. Quanto ai compensi agli amministratori, ci sono situazioni molto diversificate e ci devono quindi essere “analisi di congruenza per dare risposte non demagogiche ma dimostrare il coraggio della classe politica di fronte alla situazione attuale”.
Giorgetti (Fi). Bisogna puntare su un vero equilibrio tra i consiglieri: quello che lavora in proprio è in una situazione diversa dal lavoratore dipendente. Quest’ultimo, per il tempo che destina all’attività amministrativa, viene retribuito dall’azienda. Quindi riduzioni congrue. Il lavoratore dipendente deve quindi utilizzare le ferie per svolgere il suo mandato.
Polli (Ds) ha dichiarato di condividere il documento presentato da Gasperini. Dall’opinione pubblica emerge le richiesta di ridurre i costi della politica. Ci sono i consigli di amministrazione, le indennità di Presidenti e vice Presidenti. Un consigliere comunale riceve un gettone di presenza di 46 euro a seduta. Polli ha affermato di “non condividere l’aumento di 15 consiglieri regionali ed avremmo potuto anche fare a meno di qualche assessore regionale”.
Nicotra (Prc) ha criticato una campagna che rischia di essere demagogica sui costi della politica e che non affronta il tema vero del problema. “Una cosa è garantire lo svolgimento del mandato ed un’altra è arricchirsi con la politica. E’ meglio dare strumenti e mezzo di lavoro piuttosto che soldi ai singoli consiglieri”. Ha chiesto che venga valorizzato il ruolo dei consiglieri di circoscrizione. “Chi si è arricchito con la politica lo ha fatto con le tangenti e non certo con i gettoni di presenza”. Ha citato “stipendi” astronomici come quello del Presidente dell’Alitalia che riceve 7 milioni di euro all’anno.
Pelini (Sdi): “ci troviamo di fronte a compensi irrisori come quelli dei consiglieri di circoscrizione ed a altri che sono 32 volte superiori come nel caso di alcune aziende”. Ha quindi citato le novità che sta per introdurre la legge Finanziaria ed ha chiesto una sospensione del Consiglio per verificare la possibilità di unificare i testi di Manneschi e Gasperini.
Matteucci (Fi) ha affermato che “la politica costa troppo e che la Finanziaria peggiorerà la situazione”. Ha quindi chiesto maggiore concretezza: dove e quanto tagliare.
Domini (Margherita) ha contestato la proposta di Giorgetti e cioè l’utilizzazione delle ferie per svolgere attività amministrative da parte dei lavoratori dipendenti. “La possibilità è garantita dalla legge 300 la quale prevede che i lavoratori dipendenti hanno diritto allo stipendio qualora svolgano attività sociali o amministrative”.
Triggiano (Margherita) ha sottolineato come le indennità non possano essere strumenti per l’ampliamento del reddito o per il miglioramento della propria posizione sociale ed economica
Barbagli (Fi) ha dichiarato di condividere pienamente l’atto di Manneschi e ha presentato un emendamento che ha definito “provocatorio”. Ha quindi proposto che venga fatta una”tipologia” delle professioni dei consiglieri e degli assessori: i liberi professionisti perdono completamente la giornata di lavoro ed il reddito mentre molti dirigenti della sinistra hanno usufruito della possibilità di fare politica grazie alla loro collocazione di lavoratori dipendenti. Ha quindi dichiarato la sua disponibilità a rinunciare a qualsiasi tipo di gettoni. Bisogna invece vedere quali tagli sono possibili nelle aziende e nella Giunta.
Il Presidente Caroti ha chiarito che l’emendamento è irricevibile in quanto contrario al dettato costituzionale.
Merelli (An) si è chiesto quanto gli sia costata la giornata di oggi in Consiglio comunale. Ha citato Weber ed il suo “La politica come professione” chiedendosi se i consiglieri stanno “esercitando un mestiere”. La riduzione dei costi della politica è un buon proponimento e forse sarebbe opportuno che in Consiglio Comunale emergessero idee qualitativamente migliori.

In conclusione del dibattito, Manneschi ha dichiarato di avere accolto nel suo documento alcune indicazioni di Gasperini il quale lo ha ringraziato per questo atteggiamento positivo ed ha confermato l’orientamento di attendere il testo definitivo della Legge Finanziaria.
Nel dibattito è intervenuto anche il Sindaco Fanfani che ha definito “particolarmente interessante” l’atto d’indirizzo di Manneschi. I problemi posti sono molti. “La propensione individuale a farsi carico dei problemi degli altri, se applicata correttamente, è impagabile. Chi impegna se stesso nella cosa pubblica, rinuncia a tutto, a cominciare dagli affetti familiari. Il sacrificio di chi fa politica è particolarmente pesante. Quando si parla di compensi economici, non si dimentichi quindi il bene più prezioso, cioè il tempo, che viene messo a disposizione della comunità. Il primo dovere di chi si pone nella ottica di ridisegnare il rapporto tra impegno individuale ed impegno amministrativo è affermare e far comprendere che siamo disposti a ricucire il rapporto tra politica e cittadini. E la logica è quella che siamo al servizio dei cittadini”.
Quanto ai costi della politica, il Sindaco Fanfani ha sottolineato che quelli maggiori derivano dall’inefficienza e dalla disorganizzazione “Dobbiamo avere la capacità di fare un’analisi più ampia che coinvolga anche la dimensione nazionale”.

L’atto d’indirizzo di Manneschi è stato respinto con 3 voti favorevoli e 22 astensioni
L’atto d’indirizzo di Gasperini è stato approvato con 19 voti favorevoli ed 8 astensioni