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Due giovani avvoltoi liberati in Puglia

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Due giovani avvoltoi liberati in Puglia

Barbara ed Arianna sono due capovaccai nati in cattività lo scorso mese di maggio nel centro di riproduzione di Semproniano (GR), una struttura gestita dal WWF Toscana con il sostegno della Provincia di Grosseto, Assessorato alla Conservazione della Natura. Il 30 luglio scorso le due giovani sono state liberate nell’Oasi LIPU Gravina di Laterza (TA), con le stesse modalità che avevano permesso di liberare con successo nello stesso luogo, nel 2004 e nel 2005, altri tre giovani capovaccai: Laerte, Alì e Turchino.

Anche quest’anno la collaborazione, ormai ben collaudata, tra Provincia di Grosseto (Assessorato alla Conservazione della Natura), Regione Puglia, Comune di Laterza, Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, WWF e LIPU ha permesso la realizzazione di un’operazione di rilascio alquanto complessa.

Barbara ed Arianna, sorelle nate da una coppia di capovaccai di origine spagnola, il 30 luglio scorso all’età di circa due mesi sono state prelevate dal nido del centro di riproduzione e trasferite nella gravina di Laterza (TA), dopo essere state dotate di anelli di riconoscimento, microchip e radio satellitari. Inoltre alcune penne delle ali sono state decolorate per rendere gli animali facilmente riconoscibili in volo.

Nella gravina di Laterza le due giovani sono state inserite in una cavità già attrezzata per poter fornire loro cibo ed acqua senza avere contatti con le persone e munita di una telecamera di controllo. Per circa una settimana le due giovani sono rimaste nel nuovo nido, trascorrendo così un periodo di ambientamento che è fondamentale perché memorizzino l’area e tornino a nidificarvi in futuro, come accade per i giovani capovaccai nati in libertà.

Il 6 agosto Barbara ed Arianna hanno iniziato a compiere i primi voli, al principio un po’ incerte poi con una perizia sempre maggiore che le ha portate, nell’arco di una decina di giorni, a volare a lungo ed a quote così alte da farsi perdere di vista dallo staff di ricercatori che le ha seguite costantemente durante tutte le fasi del rilascio. Il rifornimento di punti di alimentazione nelle vicinanze del nido ha permesso ai due animali di non risentire della mancanza dei genitori.

Le due giovani il 23 agosto hanno deciso che era il momento di lasciare la gravina per intraprendere la migrazione verso l'Africa. Quest’anno il lunghissimo e pericoloso viaggio delle due sorelle è seguito passo-passo grazie al fatto che sono state equipaggiate con radio satellitari che utilizzano il sistema Argos, fornite rispettivamente dall'Assessorato alla Conservazione della Natura della Provincia di Grosseto e dal Comune di Laterza, nell’ambito del progetto Progetto POR-Puglia "Piano d'azione per la conservazione del Capovaccaio nella ZPS-pSIC Area delle gravine".

I dati inviati dalle due radio satellitari sono di estremo interesse scientifico perché per la prima volta si conoscono la rotta che seguono i capovaccai italiani e la loro area di svernamento: infatti seguendo "il filo di Arianna" lungo ben 3.800 km i ricercatori del Progetto Capovaccaio hanno scoperto che la meta finale dei capovaccai italiani è il Mali, nei pressi di Timbuctu. I segnali di Barbara invece indicano che essa indugia ancora in Sicilia in attesa di venti favorevoli per il salto verso l'Africa.

Dunque un emozionante successo di rilevanza scientifica internazionale che anche l'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica segue con estremo interesse e che rappresenta una forte speranza per il sostegno della residua popolazione italiana di questa specie.

Nel sito www.capovaccaio.it si possono seguire su una mappa gli spostamenti dei giovani avvoltoi.

Approfondimenti sul progetto scarica il depliants