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Dura presa di posizione di Giorgio Renzi

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Il problema delle nomine nel Consiglio direttivo del parco Nazionale delle Foreste Casentinesi è stato al centro di un acceso dibattito nel Consiglio provinciale di venerdì 6 ottobre.
Giorgio Renzi, capogruppo PdCI, anche a nome del Consigliere casentinese di Rifondazione Comunista, Italo Goretti ha presentato la seguente interrogazione:
“Abbiamo appreso casualmente che la Comunità del Parco ha designato i 5 membri di sua competenza nel Consiglio direttivo.

Chiediamo al Presidente e all’assessore competente, Ass.Cardone:
– Chi ha rappresentato la Provincia nella seduta della comunità del Parco che ha designato i 5
componenti
– Con quali criteri sono stati scelti e da chi e come sono stati concordati questi nominativi
– Quali sono i curricula dei membri designati, quali le loro appartenenze istituzionali e politiche
– Quali sono state le indicazioni della provincia di Arezzo
– Se sono stati dettati indirizzi, obbiettivi e programmi su cui i membri del Consiglio direttivo devono impegnarsi; se è stato, quindi, elaborato un documento di indirizzo. Nel qual caso chiediamo di conoscerlo e di discuterlo.
Se tutto questo non è stato fatto chiediamo al Presidente e all’Assessore di presentare al Consiglio una proposta di documento di indirizzo da discutere e da presentare alla Comunità del Parco come contributo della provincia di Arezzo.
Il Presidente Ceccarelli ha risposto che le nomine sono state fatte dalla Comunità del Parco (Sindaci e Assessori) e che è in corso la elaborazione da parte della Comunità del Parco di un documento di indirizzo.

Renzi ha dichiarato completa insoddisfazione per la risposta, ha sottolineato la scarsa sensibilità istituzionale dimostrata dal Presidente e dall’Assessore nell’andare ad approvare nomine senza un minimo di consultazione preventiva e nemmeno di informazione ed ha ribadito la richiesta di avere la bozza di documento da discutere in Consiglio. Il Parco non può essere monopolio esclusivo di qualche partito e, soprattutto non si può pensare di rilanciare il Parco nazionale, dopo anni di commissariamento, con nomine che prescindono da qualsiasi valutazione di merito e di professionalità. E questo, ha precisato “ senza voler esprimere giudizi sulle persone designate, che non abbiamo il piacere di conoscere”