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Energia elettrica: dal 1 Ottobre nuovi aumenti

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Energia elettrica: dal 1 Ottobre nuovi aumenti

“Non è più tollerabile che i consumatori più deboli continuino a sostenere con la loro spesa energetica gli utili degli ex monopolisti del settore. Chiediamo che le risorse disponibili siano destinate al sostegno delle energie rinnovabili ed alla riduzione dei costi energetici per i piccoli consumatori”. Questa è la posizione in materia di politica energetica di Mario Monci, Presidente di Oasi Consulting, società di CNA Arezzo.”Negli ultimi anni la spesa energetica è cresciuta a ritmi insostenibili, soprattutto per i consumatori più deboli. In questo contesto, la competitività e lo sviluppo delle Pmi, che rappresentano la principale forza produttiva nazionale, risultano fortemente condizionati dal continuo rialzo dei prezzi dell’energia e dall’incertezza degli approvvigionamenti (come dimostrato dai black out elettrici del 2003 e dalla recente crisi del gas) dovuta soprattutto dall’eccessiva dipendenza energetica dall’estero”.
Oasi Consulting considera “insostenibile per le PMI, e in generale per i piccoli consumatori, che la bolletta energetica in Italia sia notevolmente superiore alla media europea, e che a fianco di continui aumenti dei prezzi sussistano profitti sempre più elevati dei principali operatori nazionali (ENI ed ENEL in testa). Inoltre, l’impatto dell’imposizione fiscale sulle bollette contribuisce ad aggravare questa situazione di squilibrio, dal momento che gli oneri fiscali sono ripartiti in modo sperequato tra le diverse classi di consumo in modo da penalizzare le piccole imprese rispetto ai grandi consumatori di energia”.
A giudizio del Presidente Monci “la politica italiana di incentivo alle fonti rinnovabili di energia non ha saputo cogliere le opportunità collegate a tale settore. Gran parte delle risorse che dovrebbero essere destinate allo sviluppo di ‘energie pulite’ – e che provengono dalle tasche dei consumatori, poiché costituiscono una quota della bolletta – viene invece assegnata alle cosiddette “fonti assimilate”, per lo più rigassificatori di scarti di raffinerie ed inceneritori di rifiuti, mentre il meccanismo del conto energia introdotto per l’incentivazione dell’energia da fonte fotovoltaica ha prodotto risultati nettamente inferiori a quelli che si attendevano, soprattutto a causa degli eccessivi limiti burocratici e temporali”.
CNA ritiene quindi “indispensabile ed urgente un intervento delle Istituzioni che favorisca il completamento effettivo della liberalizzazione dei mercati energetici, eliminando le rendite monopolistiche di posizione, garantendo il corretto funzionamento dei meccanismi previsti dal Protocollo di Kyoto (evitando che, gli oneri conseguenti dal mancato rispetto da parte degli operatori degli obiettivi fissati dal Protocollo, vengano automaticamente trasferiti sulle bollette dei consumatori finali) e che promuova modelli di produzione, distribuzione e consumo dell’energia maggiormente sostenibili e decentrati, basati sul risparmio, l’efficienza e la produzione di energia da fonti rinnovabili”.

Articlolo scritto da: CNA Arezzo