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Piccioni: risposta delle Associazioni alla nuova Ordinanza

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Piccioni: risposta delle Associazioni alla nuova Ordinanza

Abbiamo letto su diversi giornali articoli che riguardano l’ordinanza dell’Assessore all’Ambiente del Comune di Firenze Claudio Del Lungo, in cui si annuncia la multa di € 50 alle persone che danno da mangiare ai piccioni.

L’Assessore Del Lungo, da noi contattato, sostiene di aver proibito il solo cibo costituito da pane, pasta, ecc., ma di aver permesso l’uso di granaglie (granoturco, grano, ecc.) purché siano messe in apposite mangiatoie (che peraltro non si sa dove siano poste) oppure in appositi recipienti portati da chi dà il cibo.

Dal 1999 al 2004 il Comune attuò il piano di contenimento tramite distribuzione di granaglie con nicarbazina. I dati dei censimenti, eseguiti con continuità in quegli anni dal Dipartimento di Biologia Animale e Genetica dell’Università di Firenze, hanno evidenziato come dato finale (dicembre 2004) una diminuzione del 25% su tutto il territorio comunale.

Per quanto riguarda la nicarbazina, questa sostanza agisce con blocco dell’ovulazione (per la durata della somministrazione) e non come sterilizzante: a riguardo esiste una vasta documentazione scientifica, come pure sulla sua non tossicità sia per l’uomo che per gli animali

Il Comune non ha più attuato la somministrazione nel 2005 e nel 2006, adducendo ‘ragioni di natura economica’.

Per quanto riguarda le notizie sulle malattie portate dai piccioni, queste ci risultano allarmistiche, eccessive e non documentate.

Infine, non va trascurata la grande importanza dal punto di vista sociale dell’azione di distribuzione del mangime che veniva svolta da molte persone anziane: sono molte le telefonate che ci sono giunte da queste persone che ora non sanno più cosa fare.