Home Attualità Finanziaria: i ricchi piangono? I poveri non ridono

Finanziaria: i ricchi piangono? I poveri non ridono

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AREZZO – “Se anche i ricchi piangono, i poveri certamente non ridono”. Questo il commento del Presidente della CNA Pensionati Arezzo, Giuseppe Valenti, sulla Finanziaria in corso di approvazione al Parlamento.
“E’ una manovra assai consistente che ammonta a circa 34,7 miliardi di euro – commenta Leo Milanesi – e come CNA Pensionati Arezzo crediamo nella frase più volte citata dal Ministro dell’Economia “risanamento e sviluppo nell’equità”, ma resta da vedere se la manovra si tradurrà in un risanamento effettivo e duraturo dei nostri conti pubblici, se le misure previste saranno in grado di rilanciare l’economia ed infine se l’equità sbandierata è un’equità vera oppure è a senso unico”.
“A nostro parere – continua Giuseppe Valenti – una delle più gravi carenze della finanziaria è quella di avere trascurato quasi completamente la perdita del potere di acquisto delle pensioni e di non avere previsto norme ad hoc che recuperassero il loro valore e lo difendessero nel tempo”.
E’ vero, infatti, che il riordino fiscale ridistribuisce i redditi verso il basso, ma è vero anche che una gran parte dei pensionati, non essendo soggetti a tassazione IRPEF perché al di sotto dei 550-600 euro mensili, non riceveranno alcun beneficio. Inoltre mentre si destinano importanti risorse pubbliche all’incremento dell’assegno per il nucleo familiare ai lavoratori dipendenti, ai loro pensionati e ai lavoratori parasubordinati, il trattamento di famiglia dei pensionati ex lavoratori autonomi viene lasciato immutato ad un importo inferiore a 10 euro mensili.
“Con amarezza, la CNA Pensionati Arezzo vede ancora una volta svanire nel nulla di fatto una fondamentale aspettativa che era ed è quella della salvaguardia del potere di acquisto delle pensioni che costituisce – sottolinea Leo Milanesi – il principale problema per un insieme di persone, gli anziani, che rappresentano nella provincia di Arezzo più del 20% della popolazione”.
“Non dimentichiamo infine che in base a dati per la Toscana del Dossier Caritas 2006, più della metà dell’utenza Caritas sono minori ed anziani – sottolinea Barbara Bennati responsabile Area Politiche Sociali di CNA Arezzo. Certamente si può comprendere che, quando la situazione dei conti pubblici è difficile come lo è attualmente, gli spazi di manovra sono molto esigui. Però, visto il programma di Governo, viste le promesse elettorali, c’era da attendersi qualcosa di più per i pensionati e per gli anziani, o almeno qualche segnale di inversione di tendenza”.
Un notizia positiva potrebbe essere la creazione del fondo nazionale per la non autosufficienza ma le risorse ad esso destinate, 50 milioni di euro per il 2007 e 200 milioni per ciascuno degli anni 2008 e 2009, sono insufficienti per dare un sollievo alle centinaia di migliaia di famiglie con anziani disabili e per dare piena attuazione delle legge 328 sull’assistenza. In materia di sanità la Cna apprezza il nuovo approccio culturale orientato alla qualificazione e alla promozione del servizio pubblico, con l’aumento del finanziamento al servizio sanitario nazionale di 6 miliardi di euro. Quello che però preoccupa è che vengano introdotti pesanti tickets specialmente per le attività di pronto soccorso e la specialistica ambulatoriale. Purtroppo anche il 5 per mille è scomparso dalla finanziaria. “La norma – ricorda Barbara Bennati Direttore di Socialnet Onlus di CNA – introdotta dalla precedente manovra varata nel 2005, prevedeva la possibilità per ogni contribuente di destinare una quota pari al 5 per mille del proprio gettito Irpef anche al volontariato. Ma la finanziaria presentata in questi giorni dal governo non ripropone la norma e dimostra come l'attenzione nei confronti del terzo settore sia piuttosto scarsa”