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Fiona May, protagonista nella Fiction ‘Butta la Luna’

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Fiona May, protagonista nella Fiction ‘Butta la Luna’

Ispirata all’omonimo romanzo di Maria Venturi, una storia di sentimenti ma anche affresco sociale sui mutamenti che l’immigrazione ha comportato nel nostro paese. Una serie di otto puntate interpretate da una campionessa di salto in lungo conquistata dalla tv, Fiona May, da Chiara Conti, Giampaolo Morelli, Andrea Tidona, Anita Zagaria, Giuliano Gemma e con Regina Bianchi e Nino Frassica. La regia e’ di Vittorio Sindoni. In onda da martedì 5 dicembre in prima serata su Raiuno.

PRESENTAZIONE

“BUTTA LA LUNA”, la serie di otto puntate in onda in prima serata su Raiuno a partire da martedì 5 dicembre, ispirata all’omonimo best seller di Maria Venturi, diretta da Vittorio Sindoni, racconta come ogni esistenza, anche la più dura e difficile, possa essere illuminata dalla forza risolutrice dei sentimenti, e dal coraggio del cuore. Commedia sentimentale che passa con fluida leggerezza dal sorriso al dramma, “Butta la luna” ha i molti colori della vita: che non è mai soltanto rosa, e neppure mai soltanto nera. Ma che ha i suoi giorni rossi di passione, verdi di speranza, gialli di allegria. La storia, scritta da Patrizia Carrano, con la collaborazione di Vittorio Sindoni e, per tre puntate, con Gianfranco Calligarich, si apre con l’arrivo in Italia di Alyssa (Fiona May) una ragazza nigeriana che in un cantiere del suo paese ha conosciuto e amato un tecnico italiano, di cui è rimasta incinta. Alyssa viene accolta con tenerezza e umanità dalla madre di lui (Regina Bianchi) nella cui casa in Calabria dà alla luce una bambina, bianca come quel padre che non la vuole né riconoscere né vedere. Trasferitasi a Roma con la piccola Cosima, chiamata così in omaggio a quella nonna affettuosa e disponibile, Alyssa deve lottare con tutte le sue forze per tenere con sé la bimba che il tribunale dei minori vorrebbe toglierle. La sua determinazione e il suo amore materno – oltre al suo carattere irruento – mobilitano un appuntato dei Carabinieri, Bruno Zunin (Fulvio Falzarano) che la mette in contatto con l’avvocato Attilio Argenzi (Andrea Tidona), un uomo ruvido, dalla vita familiare irrisolta, a volte aggressivo, ma capace di far valere con i magistrati i sacrosanti diritti di madre rivendicati da Alyssa. La donna, che grazie a una sensibile psicologa del tribunale, Elena Marini (Anita Zagaria) ha trovato lavoro in una impresa di pulizie, riesce dunque a ottenere la bambina, che viene cresciuta con l’aiuto dell’inseparabile sorella Fatma (Juliet Esey Joseph) donna di grande saggezza e sensibilità, ma di poca salute. Una volta diventata una bella diciottenne, Cosima (Chiara Conti) si trova improvvisamente a fare i conti con la sua “doppia identità” di ragazza bianca figlia di una madre di colore. Ciò avviene in modo traumatico quando i genitori del suo primo fidanzatino – aperti e disponibili nei suoi confronti poiché la credono una qualsiasi ragazza italiana – si chiudono a riccio nel momento in cui conoscono Alyssa. Pur scatenando una violenta crisi fra madre e figlia, quel doloroso avvenimento avrà una ricaduta positiva sulle loro vite: Cosima deciderà di laurearsi in psicologia per lavorare al tribunale dei minori, e Alyssa, che da più di vent’anni si spacca la schiena pulendo scale, investirà tutti i suoi risparmi in un piccolo emporio etnico, dove vendere i gioielli realizzati da Fatma. “Butta la luna” è anche una robusta saga familiare che vede intrecciarsi i destini di Alyssa e dei suoi cari a quelli dell’avvocato Attilio Argenzi e di suo figlio Nicola (Giampaolo Morelli), giovane magistrato della Procura di Milano che finirà per legarsi a Cosima. Il loro è un rapporto d’amore e di collaborazione che li condurrà ad affrontare – l’uno accanto all’altra – diversi casi del tribunale dei minori, ma che pur essendo appassionato e solidale è turbato da innumerevoli conflitti e difficoltà. Attorno ad Alyssa, all’avvocato Argenzi, a Nicola e a Cosima, si muovono innumerevoli altre figure: la signora Egle (Isa Barzizza), un’anziana biologa sola, che in Alyssa troverà assistenza e affetto finendo per lasciar a lei e a Cosima il suo appartamento. Il portiere dello stabile, Mario Ficuzza (Nino Frassica) impiccione, pettegolo, ma bonario e disponibile. Il padre di Cosima (Giuliano Gemma) che, seppure con ritardo, cercherà un riavvicinamento con la figlia un tempo rifiutata. Per non dire dei molti personaggi che Cosima incontra durante il suo lavoro al tribunale dei minori: dal giudice Jotta (Toni Garrani) fino a Kostia (Vlad Toma) e a sua sorella Sabrina (Gilda Lapardaja), due ragazzi dalle vite perdute a cui Cosima tenterà con tutte le sue forze di offrire una vita al riparo da sopraffazioni e violenze. Le riprese si sono svolte a Roma e Milano per circa 8 mesi dal 24 ottobre 2005. ll set si è mosso nei più diversi quartieri della città, da Prati a Villa Borghese, da via Veneto a l’Aventino; tra le location più importanti e significative della serie va ricordato l’emporio di Alyssa, ricostruito in una vecchia fabbrica del quartiere Prati, che gli scenografi hanno decorato con coloratissimi murales africani. Nello splendido quartiere Coppedè, invece, si trova il palazzo con gli appartamenti più importanti della nostra storia: quello dell’anziana signora Egle, dell’avvocato Argenzi e anche la soffitta che Cosima prende in subaffitto da una studentessa, dove – di nascosto dagli altri condomini – va a vivere con la mamma e la zia. Il cast tra personaggi principali e comparse ha raggiunto le 250 persone.


RIEPILOGO DELLE PUNTATE

I puntata. Alyssa Calangida è una giovane nigeriana che, in compagnia di sua sorella Fatma, approda nell’Italia degli anni Ottanta in cerca dell’uomo di cui è incinta. Ma l’uomo rifiuta recisamente ogni responsabilità: della bimba, nata in Calabria, a casa di sua madre, e bianca come lui, non vuole saperne. Per Alyssa e per Fatma, sole, povere e straniere, inizia una lunga odissea: non è certo facile trovare un lavoro e soprattutto dimostrare al Tribunale dei Minori di essere in grado di allevare dignitosamente la piccola Cosima, che sta per essere dichiarata adottabile. Grazie all’aiuto dell’avvocato Attilio Argenzi, del carabiniere Bruno Zunin e della psicologa Elena Marini, Alyssa riesce a tenere la bambina con sé e a farla crescere. Ormai diciottenne Cosima s’innamora di un compagno di università, Stefano. Ma non ha il coraggio di confessargli d’essere figlia di una donna di colore…

II puntata. Quando Stefano, che ama Cosima con tutto l’ardore dei suoi vent’anni, viene finalmente presentato ad Alyssa, dopo un primo momento di stupore, accetta con grande serenità l’idea d’avere una ragazza con la madre nera. Ma i suoi genitori hanno tutt’altro atteggiamento e, saputa la verità, gli impongono di lasciarla. Stefano, seppure a fatica, tronca ogni rapporto. Per Cosima è uno schiaffo in piena faccia: un dolore privato, profondo, che oltretutto le fa comprendere quanti ostacoli debbono affrontare i deboli e i diversi. Superato lo sconforto, Cosima decide di studiare psicologia infantile per occuparsi di adozioni internazionali. Nel frattempo Alyssa, incoraggiata da una anziana vicina di casa, la signora Egle, avvia un piccolo commercio di gioielli fabbricati dalla sorella Fatma. Ma il giorno dell’inaugurazione si scopre che i locali non sono a norma…

III puntata. Finalmente avviato, l’emporio etnico delle sorelle Calangida diventa un negozio alla moda grazie ai gioielli di Fatma e alla capacità imprenditoriale di Alyssa. Cosima, dopo la laurea, inizia a lavorare per il tribunale dei minori. Mandata in missione a Milano, Cosima conosce il magistrato Nicola Argenzi, figlio di Attilio, l’avvocato che vent’anni prima aveva aiutato Alyssa, e che ora è andato ad abitare nel loro stesso palazzo. Nicola e’ sposato e ha una figlia, Matilde, una bimba allegra e intelligente, malata di epilessia. Nicola nutre un forte risentimento per Attilio che ritiene responsabile della separazione da sua madre. Una mattina, alla periferia di Milano, viene ritrovato un corpo di donna, che sul polso ha tatuata una piccola farfalla, lo stesso tatuaggio che aveva la moglie di Nicola…

IV puntata. Mentre Nicola rimane a Milano per indagare sulla morte della moglie, Matilde viene portata dal nonno nella casa di Roma e, grazie alla sua presenza, i rapporti fra Attilio e Alyssa si fanno sempre più amichevoli. Dopo un durissimo scontro con un collega, che cerca di incriminarlo per la morte della moglie, e dopo aver dimostrato, anche grazie all’aiuto di Cosima, la sua piena innocenza, Nicola raggiunge la piccola Matilde a Roma. Ormai vicini di casa, Cosima e Nicola si incontrano sempre più spesso e tra di loro nasce un’ amicizia venata da una reciproca attrazione. Durante una festa all’emporio, Nicola, stanco e provato, critica duramente Alyssa per aver vestito la piccola Matilde da africana. Cosima si offende per l’accaduto, e decide di non vedersi più con Nicola. Ma una mattina Fatma, dopo aver subito un furto davanti ad un supermercato si sente male…

V puntata. Accompagnata a casa da Nicola, Fatma spiega a Cosima e ad Alyssa con quanta premura il magistrato l’abbia soccorsa. E questo riallaccia i rapporti fra il giovane Argenzi e Cosima. Dopo aver lasciato la magistratura ed essersi trasferito defintivamente a Roma per lavorare come avvocato nello studio del padre, Nicola invita Cosima a trascorrere un week end in campagna. Nella notte i due fanno all’amore, ma il mattino seguente Cosima confessa a Nicola tutti i suoi dubbi sul futuro della loro relazione. E’ molto coinvolta dal lavoro, in particolare dal caso di Kostia, un ragazzo dal passato difficile a cui lei ha trovato una nuova famiglia: i coniugi Gobbi. Deciso a restarle comunque vicino, Nicola invita Cosima ad una cena dove alcuni ospiti fanno dei commenti razzisti su Alyssa. Profondamente indignata, Cosima se ne va, ma una volta rientrata a casa scopre che zia Fatma …

VI puntata. Fatma, cardiopatica da sempre, è morta: incapace di superare il dolore per la scomparsa della sorella, Alyssa decide di chiudere l’emporio. A nulla valgono le preghiere di Cosima e della psicologa Elena Marini. Barricata in casa, Alyssa piange tutte le sue lacrime: l’unico che riesce a medicare il suo dolore e a restituirle un po’ di serenità è l’avvocato Attilio Argenzi. Per Cosima, profondamente assorbita dal lavoro, l’aiuto di Attilio si rivela prezioso, soprattutto quando Kostia, il ragazzo orfano di cui lei si occupa come psicologa, viene accusato di aver accoltellato la piccola Emma, figlia dei coniugi Gobbi. Nicola assume la difesa del ragazzo, nonostante la relazione tra lui e Cosima si vada facendo sempre piu` difficile. Anche per via di Linda, la nuova tata di Matilde, che molto abilmente riesce a insinuarsi fra loro. Nicola scopre che Kostia e’ colpevole. E’ lui a rivelarlo a Cosima. Ma quando i due si recano dal ragazzo scoprono che…

VII puntata. Kostia, annientato dal suo stesso gesto, si è suicidato, proprio mentre la piccola Emma sta finalmente riprendendosi. Quella morte scatena le ire di sua sorella Sabrina, una giovane prostituta che denuncia Nicola accusandolo di aver fornito al fratello una pessima assistenza legale. L’iniziativa, suggeritale da un cliente, un uomo senza scrupoli, finisce in nulla: indelebilmente segnata dalla morte di Kostia, Sabrina decide di cambiare vita e, dopo aver ritirato la denuncia contro Nicola, comincia a lavorare con Alyssa, che nel frattempo ha ripreso a vendere della biancheria, a scopo benefico. Alyssa è di nuovo serena, anche grazie al legame con Attilio, che da amicizia s’è trasformato in amore. Al contrario dei loro genitori, Cosima e Nicola sono sempre piu` distanti. Tanto che Cosima ha iniziato a frequentare un collega, Matteo Mori. Una mattina, suona alla porta di Alyssa una donna anziana. E’ nonna Cosima, la donna calabrese che tanti anni prima l’aveva accolta e fatta partorire a casa sua…

VIII puntata. Nonna Cosima, gravemente malata, viene a mancare. Non prima di aver conosciuto e abbracciato quella nipote che , per non dispiacere suo figlio, non aveva mai cercato. Dopo qualche resistenza, Cosima ha accolto e amato l’anziana nonna di cui porta il nome. Però rifiuta con grande determinazione di conoscere suo padre. Pentito del suo antico disinteresse, l’uomo la aspetta ogni giorno sotto casa, ma tanta abnegazione non porta a nulla. Cosima cambia idea solo quando suo padre, su suggerimento di Attilio Argenzi, si presenta a testimoniare in favore di Alyssa, ingiustamente accusata di vendere biancheria prodotta sfruttando il lavoro dei bambini del terzo mondo. Finalmente in pace con se stessa, Cosima accetta l’amore di Nicola. Come ha già fatto sua madre Alyssa con Attilio. Nell’emporio etnico finalmente riaperto si ritrovano tutti i nostri protagonisti…