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Giovani Israeliani e Palestinesi ad Arezzo

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AREZZO -L’iniziativa fa parte del programma Med Cooperation, progetto di cooperazione decentrata tra enti locali e organizzazioni non governative in Palestina, Israele e Italia. L’obiettivo è quello di contribuire al processo di pace in Medio Oriente, nella certezza che dove non è possibile il confronto tra governi può invece essere utile il dialogo tra enti locali e organizzazioni della società civile.

“L’esperienza – spiega Alessandro Caporali, assessore alle politiche comunitarie del Comune di Arezzo – intende valorizzare il patrimonio culturale, artistico ed i prodotti tipici della Terra Santa e ha lo scopo di promuovere il dialogo, la pace e lo sviluppo attraverso la creazione di una ‘strada del patrimonio culturale della Terra Santa del nord’ che collega sei città mediorientali”.
Arriveranno in città 22 giovani, di cui 19 studenti e 3 tutor, provenienti dalle municipalità israeliane di Akko, Haifa e Taybeh e da quelle palestinesi di Nablus e Jericho. Dopo la visita alla città che oi giovani faranno domenica, giorno del loro arrivo, sono stati organizzati per lunedì incontri di benvenuto da parte dei rappresentanti della Regione Toscana, del Comune, della Provincia di Arezzo e di Ucodep. Martedì i giovani israeliani e palestinesi parteciperanno a “giochi di ruolo” ed attività ludiche di vario tipo organizzate dall’associazione “Mediazione” utili a mediare i conflitti ed a cercare di superare le difficoltà derivanti dai diversi contesti di provenienza. Questa attività proseguirà anche il mattino del giorno seguente mentre il pomeriggio ci sarà l’incontro con gli studenti del Liceo Classico per promuovere il dialogo ed il contatto interculturale: sono previste attività in gruppi misti finalizzate al diverso utilizzo dell’acqua nei contesti italiano e mediorientale.

Nel loro ultimo giorno di permanenza in città, il gruppo sarà accompagnato in una visita didattica in un’azienda agricola per stabilire un contatto dei giovani con la realtà produttiva aretina utile a fornire un esempio di valorizzazione del territorio attraverso la promozione di produzioni tradizionali locali.